Aria+condizionata+in+auto+e+contagi+da+Coronavirus%3A+cosa+c%26%238217%3B%C3%A8+da+sapere
automotorinewsit
/2020/05/07/aria-condizionata-auto-contagi-coronavirus/amp/
News

Aria condizionata in auto e contagi da Coronavirus: cosa c’è da sapere

Ecco cosa c’è da sapere sulla possibile trasmissione sul coronavirus attraverso l’aria condizionata dell’auto, ma anche dei mezzi in generale

Aria condizionata auto

Nonostante il coronavirus, milioni di italiani, più degli altri anni, aspettano con impazienza l’arrivo dell’estate con la speranza di debellare il contagio. Molti esperti parlano del caldo come possibile via di uscita da questa pessima situazione. Nonostante ciò, si riflette sulla possibilità che l’aria condizionata possa nuocere in termini di contagio. Diverse sono le ipotesi fornite in merito.

“Si ipotizza che l’aria condizionata possa aerosolizzare il virus e poi trasmetterlo a distanza. Ad ora non c’è nulla di scientificamente provato” afferma Giovanni Rezza, direttore dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). In Cina ed in Corea del Sud però stanno attuando i primi studi che vanno a scandagliare un po’ quello che potrebbe succedere.

LEGGI ANCHE—> Elon Musk e il nome “in codice” dato al figlio: cosa significa

Aria condizionata in auto, lo studio cinese

aria condizionata (Getty Images)

In Cina è stata analizzata una serie di contagi probabilmente avvenuti in un ristorante di Guangzhou. Questo a causa di una donna di 63 anni che, dopo essersi recata lì lo scorso gennaio, è risultata positiva al coronavirus. Nelle due settimane successive, altri nove clienti si sarebbero ammalati tra cui 5 commensali. Tutte le persone contagiate siedevano al tavolo della persona infetta o in uno di quelli prossimi alla linea del condizionatore in una stanza senza finestre. Lo studio comunque è stato fatto in maniera grossolana. Non sono stati infatti eseguiti esperimenti per simulare la trasmissione aerea. Inoltre, i 6 campioni prelevati dal condizionatore d’aria sono risultati negativi.

Lo studio coreano

Lo studio in Corea del Sud è stato condotto presso un call center in un palazzo a 19 piani. Una persona che lavorava nell’edificio, lo scorso 8 marzo, è stato trovato positivo al covid-19. Da lì è stato fatto il test su 1.143 persone e trovati 97 casi da coronavirus. Di questi, ben 94 lavoravano al call center sito all’undicesimo piano. Se calcoliamo che i dipendenti totali sono 216, riscontriamo un tasso di prevalenza del 43,5%.

Dai due studi, dice sempre Rezza, è emerso che “I problemi potrebbero essere i flussi d’aria creati dai dispositivi perché potrebbero spostare queste goccioline più lontano da quello che è il metro di distanziamento”. Questo però, tiene a precisare il medico, è stato un caso eccezionale e non è l’aria condizionata in sé a portare il virus.

LEGGI ANCHE—> Motore al plasma, la rivoluzione del trasporto aereo: come funziona

Mattia Di Gennaro

Recent Posts

Come scegliere l’auto a noleggio: le caratteristiche da prendere in considerazione

Quando si tratta di individuare il proprio mezzo per gli anni successivi, i consumatori iniziano…

2 mesi ago

Guida al primo acquisto di un camper

Sei da sempre amante dei viaggi on the road? Allora forse avrai valutato di acquistare…

3 mesi ago

Le auto Plug-in Hybrid convengono davvero?

La mobilità sta cambiando, con le auto ibride sempre più spesso protagoniste nelle strade italiane.…

4 mesi ago

Wallbox ricarica auto: cos’è, come funziona quali vantaggi offre

La diffusione dei veicoli elettrici, favorita dalla crescente sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali e…

8 mesi ago

Lexus: i SUV e i crossover sono sempre meno inquinanti

Nell’ottica di una mobilità con meno impatto sull’ambiente, tutte le grandi case automobilistiche hanno iniziato…

9 mesi ago

Viti: quali requisiti devono avere quelle che si usano nell’automotive

Le viti sono tra gli elementi di fissaggio più diffusi e sfruttati. In un veicolo…

11 mesi ago