Il render della possibile nuova Fiat Panda 2020 dei Carabinieri
Con l’arrivo della Fiat Panda 2020, ci si aspetta anche la nuova versione legata all’Arma dei Carabinieri. Vediamo il render della nuova 4×4 con le possibili novità
Fiat Panda fornisce da ormai 25 anni i propri modelli all’Arma dei Carabinieri. La storica collaborazione, con ogni probabilità, proseguirà anche nel futuro prossimo. La versione più apprezzata dalle forze dell’ordine è la 4×4, in quanto utilizzabile sia come citycar che per recarsi in zone di montagna. Entro la fine di quest’anno, dovrebbe arrivare la nuova Fiat Panda 2020.
Ci si aspetta, di conseguenza, anche il restyling del modello dedicato all’Arma dei Carabinieri. Sul web iniziano a girare i primi render della nuova versione della 4×4 esclusiva per le forze dell’ordine. Per quanto riguarda il motore, al momento le ipotesi sono essenzialmente due: il FireFly o il Super Panda Cross. Il primo, un tre cilindri da 70 CV è pensato per la guida in città, mentre il secondo da 120 CV è quello montato sulle Jeep Renegade.
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Partendo dal presupposto che si tratta di ipotesi, i render della nuova Fiat Panda 2020 dedicata all’Arma dei Carabinieri potrebbero svelare alcune novità interessanti. A livello di design, alcuni dettagli potrebbero rimandare alla versione Sport della Panda. Gli interni dovrebbero subire un bel lavoro di restyling, con varie aggiunte sia a livello estetico che al comparto tecnologico. Ci si aspetta una nuova strumentazione digitale, oltre che più dispositivi di sicurezza.
Come anche le versioni precedenti, anche la nuova Fiat Panda 2020 sarà debitamente modificata con l’aggiunta di strumentazioni utili alle forze dell’ordine. Dal computer di bordo collegato al database dei Carabinieri ai lampeggianti, fino ad arrivare a dispositivi per la lettura delle targhe e “radar” per monitorare la validità delle assicurazioni auto. In attesa di capire se queste indiscrezioni saranno confermate, la nuova versione dovrebbe essere disponibile tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2021.
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