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F1, GP Austria: Lewis Hamilton penalizzato per un video su Twitter

Nel GP d’Austria Lewis Hamilton è stato penalizzato per un video su Twitter, condiviso dal profilo ufficiale della Formula 1. La decisione sul declassamento di tre posizioni in griglia era arrivata a ridotto della partenza

F1, GP Austria: Lewis Hamilton penalizzato per un video su Twitter (Foto: Getty)

L’emergere di nuovi filmati video pubblicati dall’account Twitter ufficiale della Formula 1 ha portato a un’inversione di marcia da parte degli steward, con la conseguente penalità di tre posizioni in griglia per Lewis Hamilton nel GP d’Austria.

Nonostante già sabato pomeriggio si fosse notato il suo mancato rispetto delle bandiere gialle (causate dal compagno Bottas) nell’ultimo giro di qualifica, nessuna decisione era stata presa in merito.

Poi, quasi all’improvviso, il declassamento mezz’ora prima dell’inizio della gara. In molti si sono chiesti quale fosse il motivo di una decisione così tardiva. La spiegazione è piuttosto semplice. La Red Bull circa due ore prima dello spegnimento dei semafori verdi, ha chiesto alla federazione di dare un’altra occhiata alla vicenda.

Gli steward del GP di Austria hanno accettato nuove prove dalla telecamera di bordo sulla Mercedes n.44, grazie alla quale si nota chiaramente che “un cartello a luce gialla stava lampeggiando sul lato sinistro della pista alla curva 5“.

È stato questo filmato, pubblicato sul profilo ufficiale di Twitter della Formula 1 sabato sera, che ha influenzato la Red Bull nel presentare un reclamo sulla vicenda.

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F1, GP Austria: Lewis Hamilton penalizzato in griglia di partenza per un video su Twitter

F1, GP Austria: Lewis Hamilton penalizzato per un video su Twitter (Foto: Getty)

Il capo della Red Bull Christian Horner ha spiegato: “Abbiamo avuto una segnalazione riguardo questo video, in cui si mostrava chiaramente l’irregolarità commessa da Hamilton”. 

Sembrava simile a quanto avvenuto in Messico con Verstappen, quindi abbiamo deciso di chiedere alla FIA un ulteriore controllo”.

Dopo averlo esaminato più volte, è diventata una decisione molto chiara per loro“.

Ma perché gli steward non hanno avuto filmati così evidenti durante l’udienza iniziale di sabato? Secondo il direttore della gara di F1 Michael Masi, la logistica relativa alla tecnologia aveva impedito che fosse disponibile in tempo.

In realtà è qualcosa di cui abbiamo parlato con FOM“, ha detto Masi.

Ovviamente, non è qualcosa che è disponibile live a causa della larghezza di banda. Deve essere prima scaricato dall’auto, elaborato, ecc.”

Il direttore ha anche spiegato come era nata la richiesta di riaprire il caso, in base al diritto di revisione della F1.

C’è stato qualche errore di valutazione sul fatto che si trattava di una” protesta “da parte della Red Bull. In realtà non è stata una protesta”, ha detto. “È stata una domanda che hanno sollevato: ‘Può essere significativo analizzare questo video?

A quel punto abbiamo dovuto decidere su due aspetti. Il primo se accettare questa nuova prova e il secondo se fosse chiara la violazione del regolamento. Ad entrambe abbiamo risposto di sì“.

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Angelo Papi

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