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Formula 1

F1, motore Ferrari meno potente rispetto al 2019: Binotto spiega il motivo

Il team principal Ferrari espone le ragioni del calo prestazionale della power unit ferrarista nel campionato F1 2020. Mattia Binotto è abbastanza chiaro.

Mattia Binotto (Getty Images)

Ha fatto impressione vedere la Ferrari poco competitiva in rettilineo in Austria dopo le grandi prestazioni del 2019. L’anno scorso il motore era un punto di forza della monoposto, ma la situazione si è ribaltata ora.

Facile pensare che le indagini della FIA sulla vecchia power unit abbiano costretto la scuderia di Maranello a fare dei cambiamenti rispetto al progetto originale. Probabilmente la SF1000 era inizialmente basata su un propulsore simile a quello 2019 e poi c’è stato un cambio di progetto che non ha prodotto i risultati sperati.

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Binotto, la verità sul motore Ferrari 2020

Charles Leclerc (Getty Images)

Mattia Binotto in Ungheria, dove la F1 corre in questo weekend, ha avuto modo di spiegare i motivi della grossa differenza: «Dallo scorso anno sono stati rilasciate molte TD (direttive tecniche FIA) – riporta Autosport – che alla fine hanno chiarito alcune aree delle normative. Abbiamo dovuto adattarci. Non ha riguardato solo noi, ma anche la maggior parte degli altri costruttori se guardiamo la potenza».

Il team principal Ferrari fa risalire alle nuove direttive tecniche FIA le i motivi del crollo prestazionale del motore di Maranello: «Come risultato di questo adattamento abbiamo perso parte delle prestazioni che avevamo. Sicuramente ora c’è maggiore chiarezza in alcune aree del regolamento tecnico».

Binotto ha anche spiegato che il congelamento dello sviluppo imposto sulle power unit 2020 crea non pochi problemi, però per l’anno prossimo di cercherà di evitare brutte sorprese: «Avevamo pianificato di introdurre delle evoluzioni durante il campionato e non potremo farlo. Abbiamo dovuto fermarci, anche se ciò non è valso per tutti i motoristi (riferimento a Honda, ndr). Cercheremo di sviluppare il più possibile per la prossima stagione».

A Maranello dovranno lavorare bene per il 2021, non è possibile che la Ferrari dopo tanti anni si ritrovi sempre ad inseguire e adesso lo fa ancora da più lontano. Oltre a Mercedes e Red Bull, pure altre scuderie sono più competitive. Non è accettabile per un team del genere.

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Matteo Bellan

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