Formula 1, la Haas non lascia: i programmi del team americano

Anche se i conti di questa stagione sono in rosso e servirà un robusto aiuto da parte di sponsor e investitori per farli tornare, la Haas ha riconfermato il suo programma di Formula 1 anche per le prossime due stagioni.

Formula 1 Haas
La Haas di Kevin Magnussen durante il GP di Spagna a Barcellona (Getty Images)

Una riconferma che era molto attesa e che evita ulteriori fughe dal panel del Mondiale in una delle stagioni sicuramente più difficili dal punto di vista economico.

Haas pronta a rilanciare il programma di Formula 1

Da tempo si parlava di una possibile dismissione della scuderia che, qualche settimana fa, ha firmato il nuovo Concord Agreement. È vero che di fatto questa firma impegnava tutte le scuderie a mantenere un posto all’interno del campionato automobilistico più importante del mondo fino al 2025. Ma è altrettanto vero che il momento molto particolare legato alla pandemia e al lockdown aveva consigliato prudenza sia alla Liberty Media che alla FIA garantendo a tutti i proprietari la possibilità di sganciarsi dall’impegno in caso di crisi economica o di mancato apporto da parte degli sponsor.

La Haas, sotto questo aspetto, era a rischio. Le difficoltà di questa stagione, rese ancora più problematiche da risultati agonistici certo non straordinari da parte di Magnussen e di Grosjean, avevano tenuto in forse l’operatività della scuderia anche per tutto l’anno prossimo.

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“Vogliamo essere più competitivi”

Günther Steiner, responsabile operativo della scuderia, ha garantito che la Haas rimarrà al suo posto almeno per altri due anni: “Abbiamo avuto la garanzia che i conti di quest’anno saranno ripianati e avremo abbastanza budget anche per programmare la prossima stagione. C’è stata una profonda riflessione con la proprietà (Eugene Francis Haas è il maggiore azionista della scuderia n.d.r.) e siamo tutti d’accordo sul fatto che l’anno prossimo vogliamo esserci e fare il meglio di quest’anno. Ci sono stati tanti problemi, difficoltà, ma dobbiamo dare atto agli organizzatori e stanno cercando di mettere le piccole scuderie nelle condizioni di essere sempre più competitive e lasciare proprio oggi sarebbe un peccato”.

La Haas pensa al futuro e anche nuovi piloti. Ancora Steiner: “Abbiamo una squadra che, nonostante le sue prestazioni modeste, funziona bene. Se il limite di budget verrà finalmente imposto a tutti i team la competizione dovrebbe diventare più interessante. Magari non subito, con il tempo. Il fatto che anche le entrate siano distribuite in modo più equo è positivo per le piccole scuderie. È un buon passo nella giusta direzione per garantire che tutti possano vincere un giorno”.

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