Charles Leclerc non è ottimista per il GP d’Italia 2020 e non vuole dare false aspettative ai fan Ferrari. Anche a Monza il team faticherà. 
Nel 2019 a Monza vinceva la sua seconda gara consecutiva in Formula 1, nel 2020 si ripresenta al GP d’Italia con prospettive diverse. Ovviamente ci riferiamo a Charles Leclerc, che non potrà puntare a vincere in questo weekend.
Il livello di competitività della Ferrari è crollato quest’anno. La SF1000 è una monoposto che non spicca in nessuna area specifica. Manca potenza del motore, manca efficienza aerodinamica e anche il telaio non è particolarmente ben riuscito. Insomma, per il futuro il progetto va stravolto.
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Formula 1, Leclerc sul GP d’Italia 2020
Leclerc ai microfoni di Sky Sport F1 è stato molto chiaro sulle aspettative per questo Gran Premio d’Italia 2020: «Bisogna essere realistici, sarà molto duro per noi questo weekend. I ricordi dell’anno scorso ce li ho ancora in testa e mi fanno sorridere, anche se devo essere onesto e dire che Monza sarà molto simile a Spa. Non dobbiamo aspettarci una situazione molto migliore».
Il pilota monegasco non vuole illudere i tifosi Ferrari, a Monza sarà un altro GP difficile e forse nei prossimi potrà andare meglio: «Dal Mugello posso dire che sarò fiducioso che andrà meglio, ma qui voglio essere sincero e non dare false aspettative».
Leclerc è stato interpellato pure sull’utilizzo della mappatura unica proprio da Monza, con l’addio al party mode precedentemente utilizzato da Mercedes e non solo: «Difficile parlare di questo, a noi non cambierà niente. Bisognerà vedere quanto rallenterà gli altri team, non lo sapremo fino alle qualifiche. Credo comunque che avrà una conseguenza su alcuni competitor, però vedremo quanto».
Durante la conferenza stampa, il driver ferrarista si era anche espresso sul fatto di dover aspettare per avere una Ferrari nuovamente forte: «Non è che abbia alternative, ci vorrà tempo ma sono pronto ad aspettare. Sarà anche compito mio accorciare il processo per tornare dove meritiamo di essere. Terzo posto nei costruttori? Difficile, ma ci proveremo».
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