F1 GP Monza, i cinque momenti da riscoprire – Video

I cinque momenti apparentemente dimenticati nella storia del GP Monza, da riscoprire attraverso il video sul canale Youtube del Circus

F1 GP Monza, i cinque momenti da riscoprire - Video
F1 GP Monza, i cinque momenti da riscoprire – Video

La storia del GP Monza è fatta di grandi trionfi, emozioni forti spesso tinte di rosso. Ma nelle pieghe delle edizioni recenti del gran premio nel tempio mondiale della velocità, si possono riscoprire anche episodi meno celebrati che però aiutano a raccontare lo spirito di un gran premio speciale. La Formula 1, sul suo canale Youtube, ne ha raccolti cinque in un video.

Il video ricorda ad esempio l’unico podio di Michael Andretti, il figlio del grande Mario, nella sua unica stagione in Formula 1, in McLaren nel 1993. Campione del mondo nella CART due anni prima, secondo alla 500 Miglia di Indianapolis sempre nel 1991, ha faticato ad adattarsi alla F1.

Andretti e Perez, che podi a Monza

Michael Andretti al GP Monza 1993
Michael Andretti al GP Monza 1993

A Monza però, complici anche una serie di problemi tecnici per i rivali, completa una gara perfettamente in stile Andretti. Dopo un testacoda iniziale, risale dall’ultima posizione e conclude terzo, anche se doppiato. Non gli basta però per ottenere la conferma per la stagione successiva. Anzi, McLaren lo licenzia prima della fine della stagione. Negli ultimi tre GP (Portogallo, Giappone, Australia), al suo posto al volante c’è Mika Hakkinen.

Da ricordare anche l’edizione 2012. In quell’occasione, la rivelazione del gran premio è il messicano Sergio Perez. Sulla Sauber motorizzata Ferrari, negli ultimi giri brucia le due Ferrari ufficiali. Supera Felipe Massa, impedendo così al Cavallino di portare due uomini sul podio, poi scavalca anche Alonso e chiude secondo alle spalle di Lewis Hamilton. E’ il suo terzo podio in Formula 1, ne seguiranno altri cinque.

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GP Monza, una storia di incidenti

La storia del GP Monza, anche dopo l’abbandono dell’anello, resta scandita anche da incidenti che hanno lasciato una traccia. Uno per tutti, il duello Hill-Schumacher alla variante della Roggia. L’inglese della Williams sperona la Benetton del tedesco, campione del mondo. I due quasi vengono alle mani.

Schumacher, dopo la gara, ha accusato Hill di averlo fatto apposta. Hill, vittima di un incidente omologo con gli stessi protagonisti a parti invertite nel ’94 ad Adelaide, non ci sta. “Ogni volta che Michael prendeva il largo ero in condizioni di tornargli sotto. Solo un’idiota può pensare che l’abbia buttato fuori intenzionalmente”.

Nello stesso punto, nel 2010, Lewis Hamilton dopo il via scatta tra le due Ferrari di Alonso e Massa. Ma non c’è spazio per superare il brasiliano. Hamilton ci rimette la sospensione anteriore destra e dice addio alla gara. Alonso vincerà, davanti a Button e allo stesso Massa.

Certamente spettacolare, anche se per fortuna senza conseguenze, il decollo di Fernando Alonso nel 2003. Partito ventesimo a causa di un testacoda nelle qualifiche, si ritrova in partenza nel gruppone sparigliato dall’errore di Jusin Wilson, bloccato in seconda marcia. Nella confusione tocca da dietro la Minardi di Jos Verstappen che gli fa da piattaforma di lancio e si stacca da terra. L’atterraggio non è morbido, ma incredibilmente la Benetton perde solo l’ala anteriore. Può continuare e, grazie anche a sette ritiri, chiude ottavo.

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