Lewis Hamilton, niente “Top Gun”: ma il cinema lo vuole lo stesso

Il nome di Lewis Hamilton a come potenziale protagonista del remake di “Top Gun”, film anni ‘80 di enorme successo che ebbe come protagonista Tom Cruise, era venuto fuori lo scorso anno.

Lewis Hamilton
Lewis Hamilton dopo la vittoria al Mugello (Getty Images)

Sembrava essere una curiosità, forse una notizia per creare facile pubblicità intorno al progetto. In realtà sotto c’è qualcosa di più…

Lewis Hamilton e il progetto intorno a “Top Gun”

Non è mistero che Lewis Hamilton sia un grande appassionato di cinema e, in particolare, proprio di “Top Gun” che risulta essere uno dei suoi film culto. Il campione mondiale di Formula 1 è una persona estremamente curiosa, mai contenta. Cerca sempre qualcosa che attiri la sua attenzione e che possa coinvolgerlo in nuovi progetti. Non molto tempo fa aveva confessato di essere comparso nel disco di Christina Aguilera, sua cara amica, con uno pseudonimo. Me la sua voce era stata talmente riconoscibile che lo stesso Hamilton era stato costretto a uscire allo scoperto con un tweet rivelando che la persona che si nascondeva sotto lo pseudonimo XNDA in “Pipe” era proprio lui.

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Hamilton: la musica e il cinema

Lewis Hamilton, nel tempo libero, si diletta con produzioni musicali. Ha uno studio di registrazione e tutto suo e quando può si diverte a campionare brani famosi producendone di nuovi. Una delle sue tante attività parallele.

Il cinema è un’altra delle sue grandi passioni. Hamilton aveva già interpretato se stesso in alcune pellicole. A volte prestando la voce, come in “Cars” altre comparendo per brevi cameo come in “Zoolander 2”. In entrambi casi era stato un grande successo perché è un nome come quello di Lewis Hamilton non può far altro che interessare al mondo della produzione cinematografica, sempre alla ricerca di nuovi personaggi da offrire al grande pubblico. L’idea di farlo partecipare niente meno che a “Top Gun”, 34 anni dopo l’uscita del film originale, era stata proprio di Tom Cruise, un suo grande tifoso.

Nel progetto originale del film Hamilton doveva essere un allievo pilota, un ragazzo appena uscito dall’Accademia che si ritrova il protagonista, Peter “Maverick” Mitchell, come proprio ufficiale di riferimento. Un rapporto inizialmente conflittuale, perché l’allievo ha esattamente le stesse caratteristiche che aveva Maverick nella prima pellicola di 34 anni fa, irruente, imprevedibile, strafottente.

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Il cinema può attendere

Una sfida straordinaria per il pilota di Formula 1 che avrebbe fatto il suo esordio nel cinema con un vero e proprio ruolo da coprotagonista. Ma anche un impegno davvero notevole che avrebbe messo in difficoltà quelli che sono i suoi ritmi in una stagione frenetica come quella di Formula 1.

Poi però è arrivata la pandemia e il film che doveva essere prodotto e lanciato entro quest’anno è stato rinviato: ufficialmente sarà nelle sale soltanto con la prossima primavera. Ad Hamilton è stato offerto a questo punto il ruolo di testimonial per affiancare Tom Cruise nella presentazione della pellicola al grande pubblico e in qualche festival. Il management del pilota ci sta pensando: in fin dei conti si tratterebbe di realizzare soldi facili e, soprattutto, di fare qualcosa che a lui serve il tuo non sta enormemente a cuore. Sarebbe, di fatto, il suo ingresso ufficiale nel mondo del cinema che continua a corteggiarlo, così come quello della musica sta già facendo e così come quello della moda che continua a offrirgli ruoli da testimonial o da protagonista per sfilate e passerelle.

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Un film su di lui?

Paradossalmente, mentre Hamilton ancora sogna il suo possibile esordio come attore cinematografico, il mondo delle grandi produzioni ipotizza già un film su di lui. In un mondo dello spettacolo che brucia sempre più rapidamente contenuti e argomenti per accavallarsi alla vita reale, l’enorme successo di “Rush sta convincendo alcuni produttori a valutare copioni che parlino proprio dell’incredibile epopea di Lewis Hamilton, il primo pilota di colore di successo nel mondo della Formula 1, testimonial eccellente del movimento black lives matter.

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