Quartararo e la lotta per il titolo MotoGP: frecciata a Mir e Vinales

Fabio Quartararo non è ossessionato dal dover vincere il titolo mondiale MotoGP 2020. Cerca di “scaricare” la pressione sui suoi rivali.

Fabio Quartararo MotoGP
Fabio Quartararo (Getty Images)

È secondo nella classifica mondiale MotoGP e con tre gare al termine del campionato può credere ancora nel titolo. Ci riferiamo a Fabio Quartararo, distante 14 punti dal leader Joan Mir.

Il pilota del team Petronas Yamaha SRT non ha avuto la costanza che ci si attendeva nel 2020. Ha vinto tre gare e solamente in quelle tre occasioni è salito sul podio. L’altro miglior risultato ottenuto è il quarto posto nel secondo gran premio di Misano, per il resto ha sempre concluso dalla settima posizione in poi.

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Quartararo e il titolo MotoGP 2020

Fabio Quartararo MotoGP Teruel
Fabio Quartararo (Getty Images)

In questo weekend la MotoGP andrà di scena a Valencia, così come nel prossimo, e siamo ormai in un momento cruciale del campionato. Quartararo ne è consapevole, però non vuole caricarsi di pressione: «I team satellite solitamente non conquistano mondiali. La mia non è una squadra factory – riporta mowmag.comperò ha vinto cinque gare con me e Morbidelli, è la più vincente quest’anno. Credo nel titolo, sono lì, ma non sento pressione e non sono ossessionato. Questo semmai riguarda i piloti ufficiali».

Secondo il pilota del team Petronas SRT Yamaha a sentire pressione maggiore devono essere rider ufficiali come Mir e Vinales, non lui che corre per una squadra satellite. Con le sue dichiarazioni cerca di mettere pressione sui rivali, però sicuramente avrebbe del rammarico nel non vincere il Mondiale MotoGP 2020.

Ovviamente non può non sottolineare che la sua situazione fino a poche stagioni fa non era delle più rosee, quindi quanto sta ottenendo ora va oltre le aspettative: «Due anni fa ero completamente perso – racconta – e ora sto lottando per il titolo. Se quest’anno il campionato non fa per me, non succede niente, avrò più opportunità. Nessuno si aspettava che nel secondo anno ci saremmo battuti per il Mondiale».

Il 2018 è stato un anno fondamentale per il suo rilancio. In Moto2 c’è stato Luca Boscoscuro a voler credere in lui e a portarlo nel team SpeedUp, dove il talento francese è riuscito a dimostrare di avere il potenziale per fare grandi cose.

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