Napoli, emergenza Covid: pazienti curati in Auto fuori un ospedale – Video

Ospedale Cotugno di Napoli, file interminabili di pazienti in auto attendono per ore di essere visitati: la situazione in Regione è critica, rischio passaggio in zona arancione.

Ambulanza
(Getty Images)

Dati sconfortanti quelli che giungono quotidianamente dal Ministero della Salute. I casi di contagio da Covid-19 continuano a rimanere elevati, tanto che a livello globale l’Italia si piazza al quarto posto, preceduta solo da USA, Francia ed India. A destare grande preoccupazione sono soprattutto i numeri delle terapie intensive e dei ricoveri, in costante aumento. Il timore è che il Sistema Sanitario non regga la pressione sulle strutture ospedaliere, come quando si registrò la prima ondata nel marzo scorso.

I casi Covid, infatti, si sommano a quelli di pazienti affetti da altre patologie ed egualmente bisognosi di cure. Un marasma, quindi, nei Pronto Soccorso presi letteralmente d’assalto. E che alcuni ospedali pare abbiano raggiunto già la soglia critica è sotto gli occhi di tutti: il riferimento va al Cotugno di Napoli. Dal nosocomio campano giunge notizia che numerosi cittadini stazionerebbero per ore, addirittura per giorni, in auto attendendo il proprio turno all’esterno della struttura.

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Napoli, all’Ospedale Cotugno file di auto fuori il Pronto Soccorso: pazienti attendono di essere visitati

Una notizia sconcertante quella che giunge dall’Ospedale Cotugno di Napoli. Fuori dal Pronto Soccorso del nosocomio campano, infatti, a causa della immane pressione sulla struttura si sarebbero create file interminabili di auto. All’interno di esse tutti pazienti ivi recatisi per ricevere cure ed assistenza che attendono il proprio turno per ore, addirittura per giorni, dormendo in macchina.

I cittadini vengono accolti dal personale medico che ogni ora esce fuori dalla struttura e si premura di verificare i parametri vitali di chi si trova in attesa, ma che poi rientra per prestare servizio ove lo richiede l’urgenza. L’attenzione dei sanitari è massima, nessuno è lasciato indietro replicano. Però i posti mancherebbero, così sono costretti ad attivare una rete di smistamento ed a dirottare i pazienti presso altri Ospedali.

Le testimonianze, raccolte dalla redazione di Fanpage, di chi è fuori dal Cotugno sono delle più varie. C’è chi attende da ore di essere accolto, chi invece ha addirittura stazionate nel parcheggio trascorrendovi anche la notte. C’è, infine, chi denuncia di aver dovuto far ricorso ad un’ambulanza privata per trasportare in Ospedale un proprio caro con un ovvio aggravio di costi. Perché anche i mezzi di soccorso sarebbero divenuti irreperibili.

Non va meglio al Caldarelli dove la protezione Civile ha dovuto installare delle tende per accogliere i pazienti. Una circostanza che i sindacati hanno definito non degna di un Paese civilizzata che dovrebbe disporre dei giusti ed adibiti locali. Questa soluzione è stata giudicata come indecorosa, effettuando un paragone con gli ospedali da campo di Kabul, quelli di guerra.

Una gestione dell’emergenza critica, dunque, che restituisce l’immagine di una Regione fortemente colpita dal virus e che nei giorni scorsi ha dovuto implementare i propri posti di terapia intensiva. Un netto peggioramento rispetto a quando è stato emanato il DPCM che l’ha classificata come zona gialla, circostanza che alla Campania nelle prossime ore potrebbe costare il passaggio in fascia arancione.

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