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Motocross, morto Sebastian Fortini: la dinamica dell’incidente

La giovane promessa del motocross italiano Sebastian Fortini è morto dopo un incidente in allenamento

Un’immagine di una gara di motocross (Getty Images)

Il mio bambino mi è morto tra le braccia“. Non può trattenere le lacrime Max Fortini, il papà di Sebastian, giovane promessa del motocross italiano, morto ieri a 17 anni. Fatale lo schianto con la sua moto durante un allenamento a Traora in provincia di Sondrio. Il ragazzo ha perso il controllo della moto ed è andato a sbattere contro una pianta: inutile i soccorsi, il cuore del 17enne ha smesso di sbattere tra le braccia del papà, suo allenatore.

Sebastian Fortini era uno dei giovani piloti più promettenti nella categoria: gareggiava con il Jrt MX Team di Calco (Lecco), squadra che tramite Facebook ha comunicato “con il cuore infranto” la prematura scomparsa del giovane.

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Morto Sebastian Fortini, giovane promessa del motocross


Toccante il racconto dell’incidente fatto dal padre di Sebastian Fortini, presente al momento dello schianto. L’uomo – come riportato da Il Giorno – ha raccontato il tremendo impatto contro la pianta e le parole pronunciate dal figlio quando lo ha soccorso: “Papà chiama l’ambulanza, mi ha detto“. Inutile i tentativi di rianimarlo messi in atto prima dallo stesso padre e poi dai soccorritori giunti sul posto. “Ha avuto un’emorragia interna – ha spiegato l’uomo – Ha perso la vita facendo motocross, la cosa che più amava, questa è l’unica consolazione“.

Max Fortini non riesce a trattenere le lacrime quando racconta la passione del figlio per il motocross: il ritorno in moto dopo due fratture al braccio sinistro era avvenuto appena 20 giorni fa, ma lui non aveva mai smesso di allenarsi per tenersi in forma. “Abbiamo sempre fatto di tutto per assecondare la sua passione – ha continuato il papà – . Era il nostro bimbo, riceveva sempre i complimenti per la sua educazione, per il suo modo di porsi. Viveva per il motocross“. Lo stesso sport che se l’è portato via in un tragico incidente.

Bruno De Santis

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