Il GP Australia, che per tradizione dà il via alla stagione di Formula Uno, potrebbe non tenersi a marzo: si sta pensando alle varie date alternative a disposizione.
La stagione 2020 di Formula Uno è stata inevitabilmente condizionata dalla pandemia, non solo per i comportamenti da tenere una volta arrivati nella sede della gara da parte di tutti gli addetti ai lavori, ma anche perché si è deciso di correre esclusivamente in Europa. Nonostante l’inizio della nuova annata sportiva sia ormai alle porte, ora si vorrebbe organizzare eventi anche al di fuori del Vecchio Continente, ma la cautela resta comunque massima.
La prima novità riguarderà proprio il Gran Premio di apertura, che non sarà in Australia, come accaduto negli anni passati. Il Circus punta comunque a tornare a Melbourne, anche se in un periodo differente. Si fa strada così l’ipotesi Bahrain.
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Il primo ad avanzare l’ipotesi di uno slittamento del Gran Premio di Australia era stato Lawrence Stroll, boss dell’Aston Martin, ma precisando come l’intenzione degli organizzatori fosse quella di rinviare l’evento e non di cancellarlo in via definitiva. Anche il mondo della Formula Uno, al pari di quanto sta accadendo al resto della popolazione, è inevitabilmente condizionato dalle restrizioni che sono ancora in vigore in gran parte dei Paesi e che limitano la libertà dei cittadini. Come tale, anche la programmazione delle gare finisce per essere condzionata da questa situazione, soprattutto in considerazione di una campagna vaccinale che è solo agli inizi.
I vertici del Circus al momento ritengono che le restrizioni in atto in Australia siano troppo rigide per rendere possibile senza rischi la programmazione della corsa, che era in un primo momento prevista il prossimo 21 marzo.
Si sta comunque prendendo in considerazione date alternative in cui calendarizzare il Gp. Le ipotesi più attendibili al momento sembrano essere ottobre o il 21 novembre. Anche in questo caso non mancano comunque le difficoltà. Nel primo caso, infatti, l’unica data libera sarebbe quella del 17. Nel secondo caso, invece, si collocherebbe la gara dopo il Brasile e prima dell’Arabia Saudita. Un ulteriore slot da non scartare è poi quello del 7 novembre, dopo il Messico e prima del Brasile.
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