Marquez, ipotesi risarcimento: il parere di un legale sul calvario del pilota

Non ci sono ancora alcune certezze sul momento in cui Marc Marquez potrà rientrare in pista. Marc Marquez

Marc Marquez (Foto: Getty Images)Marc Marquez è stato certamente il grande assente della stagione 2020 di MotoGp, a causa dell’incidente in cui si è procurato la frattura dell’omero nella prima gara di Jerez de la Frontera e da cui non si è ancora ripreso. A luglio, infatti, lo spagnolo non si sarebbe certamente aspettato di dover finire sotto i ferri per ben tre volte e di non sapere ancora quando poter tornare a gareggiare. L’ultimo intervento ha rappresentato certamente un colpo importante sul piano psicologico e lo ha spinto a prendere una decisione importante. A questo punto un’ulteriore ricaduta potrebbe avere conseguenze decisamente gravi, quindi lui farà il possibile per rimettersi in sella alla sua moto solo quando sarà al 100%.

In più occasioni, però, l’otto volte campione del mondo non ha nascosto di sentirsi amareggiato, soprattutto perché lui ha sempre fatto il possibile per seguire le indicazioni che gli erano arrivate dai medici. Se lui è stato precipitoso, quindi, è stato solo perché chi lo seguiva riteneva non corresse rischi eccessivi.

Marc Marquez
Marc Marquez (Getty Images)

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Marc Marquez e il rientro ancora incerto: cosa potrebbe fare lo spagnolo

La situazione che si è venuta a creare in questi mesi ha inevitabilmente danneggiato Marc Marquez, che non ha potuto lottare per conquistare il suo nono titolo mondiale. A sottolinearlo è l’avvocato Federica Costa: “Marquez non era in grado di sopportare il dolore accusato (…) ed attualmente in dubbio il totale recupero fisico per la stagione 2021  – sono le parole del legale in esclusiva a Motosprint -. Il pilota ha provato a ripartire ed è chiaro che qualcuno sopra di lui gliene abbia dato la possibilità (..) Si è trattato di un rientro eccessivamente affrettato e il disastro seguente a mio parere è frutto di scelte sbagliate. (…) Non sono un medico ma il benestare per rientrare in pista dopo 4 giorni dalla prima operazione è stato un segnale di grave leggerezza. Marc non era in condizioni idonee per correre. Non escludo che quello che è successo dopo sia una diretta conseguenza di quel momento”.

Stando all’avvocato Costa, Marquez potrebbe agire legalemtne nei confronti di chi lo ha seguito: “Penso che le principali responsabilità vadano all’equipe medica che ha considerato il pilota idoneo a scendere in pista (Marquez per il terzo intervento ha cambiato struttura medica rispetto alla precedente ndr.) (…) Team e pilota potrebbero avanzare richieste risarcitorie proprio verso quegli specialisti che hanno causato il blocco dell’intera stagione, compromettendo la prossima.  In via generale – prosegue l’avvocato – si ha una responsabilità medica quando sussiste un nesso causale tra la salute psicofisica del paziente la condotta degli operatori sanitari chiamati a rispondere per negligenza, imprudenza, imperizia con errori che possono essere compiuti nella fase diagnostica, prognostica o terapeutica. 

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