Andrea Dovizioso rivela il suo anno peggiore in MotoGP: “Disgustato”

Andrea Dovizioso ha raccontato la sua esperienza in MotoGP, rivelando il momento peggiore della sua carriera

Andrea Dovizioso in Yamaha
Dovizioso in Yamaha (Getty Images)

Non ci sarà ai nastri di partenza del motomondiale 2021: Andrea Dovizioso quest’anno non correrà in MotoGP dopo tredici stagioni consecutive. Nessun team ha voluto puntare su di lui con un progetto importante ed allora il pilota di Forlimpopoli ha preferito prendersi un anno sabbatico e dedicarsi al motocross. Il motomondiale fa però parte della sua vita e in un’intervista a ‘DAZN’ ripercorre la sua carriera, rivelando anche qual è stato il peggior anno in sella ad una moto di una classe regina. Una stagione da dimenticare, Dovizioso ne parla come dell'”unico momento che mi ha disgustato” ed entra nei dettagli spiegando cosa e perché non ha funzionato.

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Dovizioso ricorda: “L’anno in Yamaha non mi è piaciuto”

Andrea Dovizioso in Yamaha
Dovizioso in Yamaha (Getty Images)

Andrea Dovizioso ricorda l’anno 2012, il primo (e unico) con la Yamaha Tech 3. Una stagione in pista tutt’altro negativa ma che non è ricordata con piacere dal pilota. Lo spiega lui stesso: “L’unico anno in Yamaha è stato con una moto non ufficiale. Ho fatto una buona stagione, nonostante l’assenza di evoluzioni, e sono riuscito ad essere il secondo pilota Yamaha“. Logico aspettarsi a quel punto una promozione nel team ufficiale dove c’era già Jorge Lorenzo.

Le cose però sono andate in maniera diversa, nonostante sei terzi posti e il quarto posto finale in classifica: “La cosa naturale sarebbe stata entrare nel team ufficiale l’anno successivo, ma le circostanze non lo consentivano“. Il motivo è rappresentato dal ritorno di Valentino Rossi in Yamaha dopo due anni in Ducati: “Lo hanno accolto senza pensarci su due volte. Non ho avuto l’opportunità di lavorare ed è stato quello il momento che non mi è piaciuto“. Capitolo ormai alle spalle, perché anche grazie a quella decisione, Dovizioso approdò in Ducati ed iniziò la sua esperienza sulla moto di Borgo Panigale, conclusa con tre secondi posti mondiali.

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