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Auto, la prima sitcom sull’industria automotive: il progetto negli USA

American Auto, il progetto di sitcom negli USA su un’azienda del settore di Detroit con un CEO donna. Molteplici i paralleli possibili con General Motors

Auto, la prima sitcom sull’industria: il progetto negli USA

Una nuova sitcom promette scintille e risate negli Stati Uniti. La ricerca dei soggetti e delle ambientazioni, in un genere in costante crescita anche per effetto del proliferare delle piattaforme streaming, ha sempre bisogno di qualcosa di nuovo da proporre.

La NBC ha annunciato un progetto che ha subito attirato l’attenzione. Si parla infatti del mondo delle auto, ma non di piloti o di corse. Sarà infatti una serie comica dedicata all’industria dell’automobile, una novità di fatto nel settore.

Al centro del progetto, che si chiamerà “American Auto”, c’è un’immaginaria casa automobilistica di Detroit che rischia di fallire e cerca nuove strade per rimettersi in carreggiata.

Finora, l’industria dell’auto era stata poco al centro delle storie raccontata da cinema o serie. Anche show iconici e leggeri come A-Team, Hazzard o Super Car si concentravano su storie e intrecci che ruotavano intorno ad auto a loro modo leggendarie. Più difficile che un prodotto di intrattenimento racconti i dirigenti dell’industria, se non in film biografici. E ancor più insolito appare il fatto che questo racconto assuma toni dichiaratamente comici.

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Auto, la sitcom e il parallelo con General Motors

Mary Barra, CEO di General Motors (foto Getty)

“American Auto” racconta le vicende dell’immaginata Payne Motors, guidata da un CEO donna, interpretata dall’ex attrice del Saturday Night Live Ana Gasteyer. Nel cast anche gli attori Jon Barinholtz (già visto in Superstore), Harriet Dyer, Humphrey Ker, Michael B. Washington e Tye White.

Inevitabili gli accostamenti con la General Motors. Il colosso che racchiude marchi storici dell’automobilismo americano e mondiale (Cadillac, Chevrolet e Buick, tra gli altri) ha sede proprio a Detroit. Per oltre ottant’anni, fino al fallimento del 2009, è stato il maggior produttore globale di auto.

Dopo il salvataggio dell’era Obama, ha nominato un’amministratrice delegata donna, Mary Barra, che guida il gruppo dal 2014 puntando sull’elettrico e su una totale riorganizzazione interna. Barra ha venduto le aziende europee poco produttive (Opel e Vauxhall) e abbandonato mercati come la Russia o l’India in cui GM registrava perdite. Ha aumentato la redditività e ridotto le dimensioni della produzione, scivolando dopo la fusione tra FCA e PSa in Stellantis al quinto posto per volumi produttivi dietro anche a Volkswagen, Toyota e al gruppo Renault-Nissan.

In questo caso, si potrebbe dire che la finzione ha anticipato la realtà. Anche se la serie debutterà nell’autunno 2021, stando ai media USA, la sceneggiatura è stata scritta nel 2013. Prima, dunque, della nomina di Barra.

Alessandro Mastroluca

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