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Auto Elettriche e colonnine di ricarica: gli investimenti nel Recovery Plan

Particolare attenzione è rivolta dal governo alle auto elettriche, con un piano ad hoc previsto nel Recovery Plan. Si punta a incrementare le colonnine di ricarica.

Foto di (Joenomias) Menno de Jong da Pixabay

Il Governo Draghi sembra avere compreso appieno come sia importante in questo periodo non trascurare il settore automobilistico. Proprio per questo all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è stata dedicata un’attenzione particolare alle auto elettriche e alle colonnine necessarie per ricaricare la batteria dei veicoli.

Sia il Premier sia i Ministri sono infatti consapevoli di come sia fondamentale muoversi fin da ora se si vuole davvero sottostare alle direttive europee. Secondo quanto previsto dall’UE, entro il 2030 il parco in circolazione dovrebbe comprendere almeno 6 milioni di vetture elettriche. Ma per far sì che questo possa accadere davvero e incentivare all’acquisto chi è ancora scettico è necessario non solo che possa esserci una gamma prodotti più ampia, ma anche poter contare sulla presenza capillare delle strutture necessarie per il rifornimento.

Ricarica auto elettrice (Foto: Getty Images)

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Auto Elettriche: il piano per incentivarle previsto nel Recovery Plan

Come indicato nel testo, è previsto un investimento pari a 750 milioni di euro necessario per sviluppare la rete di ricarica. Nello specifico, l’obiettivo che si è prefisso l’esecutivo prevede l’installazione di 7.500 punti di ricarica rapida in autostrada e di 13.755 che saranno invece posizionati nei centri urbani. Ma non ci si vuole limitare esclusivamente a questo: si pensa infatti anche all’introduzione di altre 100 stazioni di ricarica sperimentali con tecnologie per lo stoccaggio dell’energia.

Il contributo stanziato per il PNRR è pari a 222,1 miliardi di euro, di questi 60 milioni dovranno essere destinati proprio alla “rivoluzione verde“. In particolare, 23,78 miliardi saranno utilizzati per gli investimenti necessari in ambiti importanti quali energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile. A beneficiarne saranno anche i mezzi pubblici, grazie a veicoli con meno impatto sull’ambiente, ma anche più veloci (previsto un rinnovamento nella flotta di bus e treni). Si pensa inoltre a realizzare 570 km di piste ciclabili urbane e metropolitane e circa 1.250 km di piste ciclabili turistiche.

All’interno del piano da 750 milioni, 230 verranno destinati per realizzare 40 stazioni di ricarica d’idrogeno per il trasporto stradale e 300 per la sperimentazione nel trasporto ferroviario.

Ilaria Macchi

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