Pneumatici usati, raccolti 1,8 milioni kg: l’iniziativa di EcoTyre

EcoTyre, consorzio attivo nel riciclo e gestione pneumatici usati, ha ottenuto risultati importanti nel 2020 ma non vuole fermarsi qui.

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Pneumatici usati, raccolti 1,8 milioni kg: l’iniziativa di EcoTyre

EcoTyre, consorzio da anni in prima linea nella gestione e ritiro degli pneumatici fuori uso (Pfu) continua a essere attivo nel processo di circolarità della gomma. Questo può portare a rendere possibile l’utilizzo di gomma devulcanizzata ricavata proprio dagli pneumatici usati in modo tale da poterla sfruttare per produrre altri pneumatici.

I risultati raggiunti nel 2020 sono davvero importanti: nell’anno passato si è infatti riusciti a raccogliere più di 40 milioni di pneumatici (40.486.339 per la precisione). Di questi, il 37,3 milioni di chilogrammi provenivano dalla rete nazionale del ricambio di pneumatici. Gli altri, invece, sono stati presso i demolitori Aci e dalle iniziative volontarie di sensibilizzazione legate al progetto Pfu Zero. È stato il consorzio stesso, tramite una nota ufficiale, a diffondere i numeri.

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Gomme auto (Foto: Getty Images)

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Il progetto EcoTyre per il recupero degli pneumatici usati

In seguito all’approvazione del Decreto Ministeriale 182/2019, entrato in vigore nell’anno passato, la quota di PFU che i consorzi devono gestire è diventata più alta. Questo ha portato così EcoTyre a rivedere la sua programmazione e a ottenere i risultati che sono stati comunicati. Tra gli obiettivi che sono stati raggiunti c’è anche quello di avere reso più efficiente il sistema di raccolta, in modo tale da ottimizzare i volumi e i costi previsti per la logistica. Ma gli effetti non si sono limitati a questo: ottimo anche il rapporto tra servizio e qualità ambientale di riciclo. Il modo di agire di EcoTyre è risultato così competitivo per tutti i soci.

Particolare attenzione viene inoltre rivolta alla trasparenza nelle comunicazioni. Collegandosi al sito del Consorzio è così possibile visualizzare i dati aggiornati relativi alla raccolta. Le informazioni permettono di capire come sia variata l’attività nel corso del tempo, ma anche le differenze tra ogni area geografica e sulla base dei PFU raccolti e i gommisti serviti.

L’iniziativa prende il nome di “Da Gomma a Gomma” ed è arrivata alla “fase 4.0, quella relativa al processo di industrializzazione – si legge ancora nella nota di EcoTyre -. Grazie al riciclo si possono recuperare i materiali contenuti in uno pneumatico giunto a fine vita”. Uno pneumatico in commercio è infatti “composto al 70% da gomma riciclabile, oltre a un 20% di acciaio e un 10% di fibre tessili anche essi recuperabili”.

“La ricerca Versalis (la società chimica di Eni), con i suoi centri di Ravenna e Ferrara – spiega Ecotyre – si è posta l’obiettivo di mettere a punto nuovi prodotti”.

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