José Mourinho ha una passione per le supercar: la sua prima auto è stato un modello davvero sorprendente 
E’ uno degli allenatori più famosi al mondo José Mourinho. Il tecnico di Setubal, dopo una decade, è tornato in Italia, stavolta alla Roma per riporta in alto i giallorossi. E’ legatissimo all’Italia, con l’Inter ha infatti vinto la sua seconda Champions League della carriera in un Triplete che l’hanno eletto ad idolo indiscusso della tifoseria nerazzurra.
Grande appassionato di auto, nel corso degli anni, con l’aumento anche dei suoi guadagni, il parco auto si è arricchito con bolidi e supercar da paura. Non solo vetture di gran lusso, però; la prima vettura di Mou è stata una citycar, una classica utilitaria. Si tratta di una Renault 5 che il padre gli regalò al compimento dei 18 anni di età.
La piccola francese, nata nel 1972, aveva due motorizzazioni nella sua prima versione; 36 i cavalli di potenza per la vettura da 782 cc e 47 per quella da 956 cc. La versione più potente della vettura transalpina fu sicuramente la versione turbo da 160 cavalli, con motore sovralimentato in grado di raggiungere i 200 km/h ed uno scatto da 0 a 100 in appena 6,5 secondi.
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Renault 5 prima auto di Mourinho: la passione per le Jaguar
La prima auto acquistata da José Mourinho, invece, è stata una Honda Civic, mentre nel 1996 fu protagonista di un brutto incidente a bordo di una Suzuki Vitara. Si addormentò alla guida ma non ebbe gravi conseguenze, se non per la rottura di “alcune costole e dei punti in testa“.
José Mourinho, però, è un grande appassionato di Jaguar. Il marchio inglese esercita un fascino irresistibile sul tecnico della Roma che qualche anno fa si presentò nell’area di produzione della fabbrica Jaguar per aiutare gli operai e supervisionare la costruzione della sua auto.
Un filo lega il marchio britannico a Mou; l’ex allenatore dell’Inter – tra le altre – fu il primo cliente britannico ad avere la F-Type Coupé per poi diventare il “centomillesimo proprietario della Jaguar F-Pace“, evento sottolineato da Mou come un “qualcosa di davvero unico“.
