Verstappen-Hamilton per il titolo: Montoya sceglie il suo favorito

Montoya ha espresso le sue considerazioni sulla lotta iridata in Formula 1 che vede protagonisti Verstappen e Hamilton.

Verstappen Hamilton
Max Verstappen e Lewis Hamilton (Getty Images)

Nel prossimo fine settimana torna la Formula 1 con il Gran Premio del Belgio e si rinnoverà la sfida tra Mercedes e Red Bull. È lotta serrata per il titolo piloti e per quello costruttori.

Dopo le ultime battute d’arresto, Max Verstappen ha grande voglia di rimettersi davanti a Lewis Hamilton in classifica. Vuole riscattarsi per come sono andate le cose tra Silverstone e Ungheria. A Spa-Francorchamps, dove ci saranno tantissimi suoi tifosi, punta a tornare a vincere.

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Montoya su Verstappen, Hamilton e Red Bull

Montoya
Juan Pablo Montoya (Getty Images)

Juan Pablo Montoya in un’intervista concessa a Motorsport.com ha espresso il suo giudizio su Verstappen: «Ha fatto un ottimo lavoro finora. Si è trovato in una nuova situazione. Prima era il cacciatore, adesso la preda. In tale scenario devi affrontare le cose un po’ diversamente. Spero possa vincere il titolo. A Silverstone aveva una macchina più veloce, poteva far passare Hamilton e fare la sua strategia. Ma non gli piace abbassare il gas e anche io da giovane avrei fatto la stessa cosa».

L’ex pilota di Formula 1 auspica che vinca Max, però sa perfettamente che Hamilton è un grande campione e sarà complicato batterlo: : «Lewis ha sempre avuto l’auto migliore e non ha dovuto correre rischi. Ora è diverso, lo vediamo spingere come non lo vedevamo fare da anni. È costretto a dare di più. Grazie a Max vediamo un nuovo Lewis. Difficile dire come andrà a finire. Lewis è stato campione tante volte e ha già sperimentato tutto. La Mercedes è migliorata prima della pausa estiva».

Montoya ha anche lanciato una frecciatina alla Red Bull per un motivo preciso: «Dovrebbero parlare di meno e concentrarsi di più su quanto va fatto in pista. Dopo l’incidente di Silverstone sono andati un po’ oltre, invece di lasciarsi tutto alle spalle e andare avanti, che era la cosa migliore da fare».

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