L’Aston Martin del Principe Carlo: l’insolito carburante

Il Principe Carlo d’Inghilterra ha fatto una scelta insolita con la sua Aston Martin: l’ha modificata e resa alimentabile con un carburante davvero particolare.

Principe Carlo
Il Principe Carlo d’Inghilterra (Foto: Getty Images)

La passione della della famiglia reale inglese per i motori e le auto in modo particolare non è mai stata un mistero. Anzi, sono tante le immagini in cui è possibile vedere i componenti al volante, a partire dalla Regina Elisabetta, che non ha mai smesso di guidare pur non essendo più giovanissima. L’erede al trono, il Principe Carlo, invece, ama sperimentare ed è stato il primo tra i suoi parenti a scegliere un modello elettrico, una Jaguar e-Type. Il futuro re d’Inghilterra è però stato ultimamente protagonista di una scelta davvero surreale, che non manca di fare discutere: la sua Aston Martin, uno dei fiori all’occhiello tra le vetture presenti nel suo garage, viene alimentata con gli scarti della lavorazione del vino bianco e dei formaggi.

Un modo di agire quantomeno surreale, ma che ha confermato proprio il diretto interessato in occasione della sua presenza al summit Cop26.

Principe Carlo Mini
(BMW media press)

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L’Aston Martin del Principe Carlo viaggia con un carburante particolare: la sua scelta

Ma come è possibile sfruttare un carburante così differente da quanto previsto dalla casa automobilistica? È stato proprio Carlo a rivelarlo in un’intervista alla BBC: è stato lui stesso a modificare la sua DB6 cabrio in modo che potesse essere alimentata con scarti provenienti dal ccibo. Un modo di agire davvero emblematico, che conferma l’attenzione dei Windsor alla sostenibilità, così fondamentale in un periodo come quello che stiamo vivendo.

Il papà di William è Harry è particolarmente legato a questa vettura e fa così il possibile affinché possa mantenersi in buone condizioni pur avendo ormai diversi anni di vita alle spalle. L’auto, infatti, gli è stata regalata proprio dalla Regina in occasione del suo 21esimo compleanno, ma è ancora perfettamente funzionante. È stato lui stesso a rivolgersi agli ingegneri Aston Martin affinché modificassero l’auto per renderla adatta a ricevere anche carburante alternativo, ma senza che questo potesse danneggiarne prestazioni e motore. Anzi, la prova dei fatti è stata più che positiva: non solo la vettura non ha risentito della variazione, ma anzi ha acquisito ancora più potenza.

L’erede al trono inglese non ha comunque intenzione di fermarsi qui, ma vuole portare avanti un’azione simile anche con gli altri modelli che lui utilizza quotidianamente.

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