MotoGP, l’ex rivale: “Il rispetto per Valentino Rossi mi ha rallentato”

Dani Pedrosa ricorda Brno 2006, quando è iniziata la rivalità con Valentino Rossi. E offre un consiglio per il dopo carriera.

Valentino Rossi MotoGP
Valentino Rossi (Foto LaPresse)

Nel paddock di Valencia c’erano amici e rivali di Valentino Rossi, alla sua ultima gara nel Motomondiale dopo 26 anni di carriera. Assente Marc Marquez per infortunio, erano presenti storici avversari come Casey Stoner, Max Biaggi, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Con tutti ci sono stati foto, abbracci o scambi di gratitudine per quanto fatto in onore di questo sport, tant’è che il Corsaro si è detto persino disponibile ad accettare un invito a cena da parte del Dottore e famiglia…

Tra i tanti merita una menzione Dani Pedrosa, sicuramente uno dei piloti MotoGP più onesti e umili che la storia del Motomondiale possa ricordare. Oggi è un collaudatore per il marchio KTM, ma con Valentino Rossi ha condiviso tredici stagioni nella classe regina. “Era un rivale fortissimo e un chiaro punto di riferimento, da lui ho imparato tanto – racconta allo spagnolo ‘AS’ -. Per lui sono stato un rivale importante e sono onorato di essere stato in molte occasioni ai suoi livelli“.

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Passato e presente tra Valentino e Dani

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Dani Pedrosa (Getty Images)

La vera rivalità tra Rossi e Pedrosa si è scatenata dopo il GP della Repubblica Ceca nel 2006. “Quella fu la prima vera bagarre che abbiamo avuto. Mi ha battuto, ma ci sorpassammo diverse volte. Devo ammettere che nei primi anni in MotoGP è stato difficile togliermi quel grande rispetto che avevo per un campione così importante. Non potevo batterlo in certi duelli, questo mi ha rallentato“.

Dani Pedrosa ha lasciato il Motomondiale alla fine del 2018, dopo una lunga carriera sempre in sella alla Honda. Sa cosa si avverte quando la carriera finisce, non facile da metabolizzare per chiunque, figurarsi per un campione come Valentino Rossi. “Decidere di ritirarsi è molto difficile, ma il giorno dell’addio è ancora più difficile. Consigli? Riempire quel vuoto nel miglior modo possibile, con cose emozionanti. Nulla può entusiasmarti come ciò che hai fatto in carriera. Ma sta per diventare papà ed è la cosa più bella che possa capitarti nella vita“.

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