Strisce Pedonali, la nuova legge: sanzioni più severe e multe salate

Il decreto infrastrutturale introduce una nuova norma a tutela dei pedoni in prossimità delle strisce pedonali. Sanzioni più severe per gli automobilisti.

Incrocio stradale
Incrocio stradale (Foto LaPresse)

Quante volte i pedoni si trovano costretti a fermarsi anche in prossimità delle strisce pedonali, in attesa che un automobilista più educato si fermi per dare la dovuta precedenza a chi è a piedi e deve attraversare la strada. Per limitare i disagi dei pedoni da diversi anni sono in auge i semafori con timer, con la possibilità di fermare il traffico veicolare all’occorrenza.

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La nuova norma

Semaforo arancione
Semaforo arancione (Foto: Getty Images)

A favore dei pedoni adesso arrivano maggiori tutele dal nuovo Codice della Strada, con una modifica all’art. 191 comma 1 che rende più severe le sanzioni e regola il comportamento degli automobilisti quando si avvicinano alle strisce pedonali. Secondo quanto recita la nuova predisposizione, in assenza di semafori, chi è al volante dovrà prestare più attenzione ed è obbligato a dare la precedenza, rallentando o fermandosi, non solo a chi sta già attraversando la strada, ma anche a chi si sta apprestando a farlo. Un cambiamento sostanziale in quanto anticipa il momento in cui gli automobilisti e i motociclisti dovranno dare precedenza.

Non rispettare le norme legate alle strisce pedonali può costare caro a chi le viola. Prevista una multa che oscilla da 167 a 665 euro. Inoltre nel caso il mancato rispetto delle regole dovesse causare danni fisici al pedone le conseguenze sarebbero ben più gravi, arrivando fino a sfociare nel codice penale. In caso di infortuni si dovrà risarcire i danni, ma in caso di decesso del pedone si verrà accusati di omicidio stradale, con una pena detentiva che arriverà fino a 18 anni e il ritiro della patente. Il decreto infrastrutture, la cui conversione in legge è in vigore dal 10 novembre, tutela i diritti dei pedoni, ma speriamo anche la loro sicurezza.

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