Valentino Rossi e il retroscena inaspettato: “Ero preoccupato”

Valentino Rossi ha pubblicato un post sui social a distanza di giorni dalla sua ultima gara da pilota di MotoGP, rivelandone un retroscena.

Valentino Rossi
Valentino Rossi (Foto: LaPresse)

Domenica 14 novembre sarà una data che gli appassionati di motociclismo difficilmente si scorderanno. Infatti, in quel giorno, Valentino Rossi ha disputato la sua ultima gara da pilota di MotoGP. A Valencia, sono stati numerosissimi i tifosi che lo hanno acclamato per l’intero weekend, così come colleghi e collaboratori del dietro le quinte, che lo hanno accompagnato durante la sua carriera. E il fuoriclasse di Tavullia non si è certo tirato indietro dai festeggiamenti per il suo “ultimo ballo”, ritenendolo l’occasione giusta per fare “casino”, come ha scritto lui stesso in un post sui social, attraverso il quale ha raccontato le emozioni, positive e negative, vissute in quella giornata speciale.

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Il post sui social di Valentino Rossi

Ero preoccupato pensando alla mia ultima gara. Più che altro non sapevo cosa aspettarmi, non avevo idea di come mi sarei sentito appena sceso dalla moto” rivela Valentino ammettendo i suoi timori dopo la sua ultima corsa in un Gran Premio del Motomondiale. “Invece è stato divertente – prosegue –. Abbiamo fatto un bel casino. E’ stata una giornata indimenticabile. Grazie a tutti. Valencia, 14+11+21“.

Fortunatamente, tutto è andato per il meglio, anche grazie al sostegno dei suoi amici e dei piloti dell’Academy che lo hanno festeggiato a gran voce per l’intera serata valenciana. Insomma, è stata una grande festa, meritata, per il nove volte iridato. Un pilota, Vale, che non solo ha ottenuto risultati incredibili, ma che anche lontano dalle piste, con la sua personalità, ha dato il suo apporto al mondo delle due ruote, facendo appassionare spettatori di ogni età e nazionalità.

Curiosa poi la coincidenza della data dell’ultimo GP di Rossi. Infatti, come ha scritto lui stesso nel post, sommando le cifre del giorno, del mese e dell’anno, si ha il suo numero di gara, il 46. Quel 46 che lo ha accompagnato per 26 anni, diventato un’icona nazionale e internazionale.

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