Red Bull, Chris Horner si sfoga: il bersaglio è ben preciso

Horner: “Troppe regole, nella Formula 1 Whiting”. Il capo della Red Bull ha criticato l’operato della direzione gara. Accuse di incoerenza

Formula 1, l'amaro sfogo del boss Red Bull contro il regolamento
Formula 1, l’amaro sfogo del boss Red Bull contro il regolamento (Getty)

Il duello tra Lewis Hamilton e Max Verstappen per il titolo di campione del mondo di Formula 1 2021 si concluderà soltanto nell’ultima gara, il prossimo week end. In Arabia è andata in scena una vera e propria battaglia, con tanto di contatti che hanno creato emozioni, ma anche polemiche. Il circuito di Gedda, un inedito, si è rivelato (come qualcuno temeva) pericoloso e un po’ contorto in alcuni passaggi. Il senso di confusione che si è visto sin nelle prime fasi è poi diventato evidente.

Tuttavia, i due contententi hanno risposto colpo su colpo, con una vera e propria battaglia in pista: a tratti quasi feroce. Ha vinto Hamilton, con Verstappen che è arrivato secondo portando a casa anche due penalità. Una per il taglio di chicane e l’altro per un tamponamento da lui provocato col rivale, nel momento in cui doveva restituirgli la posizione.

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Chris Horner
Chris Horner (©LaPresse)

Formula 1, l’amaro sfogo del team principal Red Bull contro il regolamento

La doppia sanzione, alla fine, non ha inciso sull’esito della gara, ma di certo ha acceso gli animi. Ad esempio quelli nel team Red Bull, dove il team principal Christian Horner ha esplicitamente detto di rimpiangere lo scomparso direttore di corsa Charlie Whiting, che dal 2019 è stato sostituito da Michael Masi.

“Siamo troppo regolamentati – ha detto il dirigente Red Bull ci sono regole sulla distanza di sono regole sulla distanza di dieci lunghezze di auto, poi il giro di formazione non è un giro di formazione se c’è una ripartenza. Mi sembra che ci siano troppe regole. Mi sembra che oggi allo sport manchi Charlie Whiting. Mi dispiace dirlo, ma per l’esperienza che aveva si sente la sua assenza”. Poi arriva la staffilata: “Quasi tutte le decisioni sono andate contro di noi, così come a Doha un paio di settimane fa”.

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