Studentessa bloccata in auto per ore sull’autostrada A26. Era partita da casa con largo anticipo ma è stata fermata da un maxi incidente. La storia
Una studentessa è rimasta bloccata nel traffico in autostrada per ore a causa di un incidente, e la sua giornata ha avuto un epilogo davvero inaspettato. Come racconta “La Stampa”, la ragazza di 23 anni era partita da casa, a Caselle in provincia di Torino, con largo anticipo.
La sua destinazione era Genova, per un motivo molto importante: aveva appuntamento all’università per discutere la sua tesi e laurearsi. Accompagnata dal fidanzato e dai suoi familiari, si è ritrovata ferma sulla A26 assieme ad altri centinaia di automobilisti. Il motivo è un grave incidente che ha coinvolto quattro camion e una quarantina di vetture. Purtroppo ci sono state due vittime e diversi feriti. Un maxi incidente che ha, di fatto, bloccato l’autostrada. La studentessa si è resa conto abbastanza presto che non sarebbe arrivata in tempo, perché l’autostrada è rimasta chiusa per ore, e le auto ferme in coda bloccate senza la possibilità di muoversi. Tuttavia, la ragazza non si è persa d’animo e ha avvisato l’ateneo per proporre di organizzare la seduta online.
Bloccata per ore in auto, studentessa prende una decisione coraggiosa
Una modalità che ormai non è così inconsueta, visto che a causa della pandemia che viviamo dal 2020, molte tesi sono state discusse in remoto. Il tempo di rendersi conto che non sarebbe mai arrivata in tempo a Genova, e dopo un momento di sconforto ha capito cosa doveva fare. Come racconta il quotidiano torinese, sarebbe stato fondamentale l’intervento dei carabinieri, che hanno avvisato le persone nelle vetture che la situazione era grave e che sarebbero rimasti fermi per diverse ore.
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La notizia ha indotto la studentessa a reagire prontamente e organizzarsi in modo diverso. Ecco perché ha contattato il professore suo relatore per raccontargli lo spiacevole imprevisto. La studentessa ha trovato subito la disponibilità dell’istituto, che le ha indicato quale app scaricare per organizzare la seduta da remoto.
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Questa si è svolta in macchina: la studentessa, che era ovviamente preparata e dotata di tutto il materiale necessario, ha brillantemente discusso la tesi nonostante i gravi disagi. Tutto è andato per il meglio, e una volta conclusa la discussione si è recata comunque a Genova in Ateneo per la foto di rito.