Una versione della Fiat Panda davvero speciale, calcistica: sono davvero inequivocabili il colore e le caratteristiche della vettura
Nel mese di febbraio, come accaduto anche per quelli precedenti, la Fiat Panda si è confermata stabilmente in vetta nella classifica delle vetture più vendute in Italia.
E’ una vera certezza la vettura italiana, l’utilitaria vera e propria garanzia per FCA, una sorta di gallina dalle uova d’oro. Oltre 12mila immatricolazioni lo scorso mese per la Panda arrivata alla terza serie, la cui produzione è iniziata nel 2012.
E se si pensa già ad una nuova versione, con tanto di restyling, è bene affermare come la vettura sia in produzione dal lontano 1980, con il Pandino – quello 750 per intenderci – amatissimo tanto che ancora oggi vi sono in circolazione, ma anche in vendita, di quel modello.
Nel corso degli anni, oltre alle classiche versioni di base, la Fiat ha realizzato modelli speciali, spesso in limited edition per avvenimenti particolari oppure per promuovere marchi affini, spesso del “Made in Italy“.
Pezzi quasi da collezione, a loro modo unici in vendita per un periodo limitato nel tempo. E’ il caso della Pandazzurri, l’utilitaria prodotta nel 2016 per sostenere l’Italia in quella edizione degli Europei di calcio che gli azzurri chiudono ai quarti di finale, eliminati ai calci di rigore dalla Germania.
Fiat Panda, le versioni omaggio all’Italia
La Fiat, sponsor della Federazione italiana di calcio, era stata realizzata in soli tre colori, quelli delle maglie utilizzate dalla selezione allora allenata da Antonio Conte. Azzurro Libertà, Bianco Gelato e Rosso Amore le tonalità, con lo stemma della Federazione presente sui parafanghi anteriori in ognuno dei modelli; azzurri i coprimozzi sulle versioni bianca ed azzurra e rossi su quella naturalmente rossa ispirata alla divisa del portiere.
Le tre versioni, personalizzabili con i numeri di gioco 1, 10 o 21 sul cofano, erano differenti da loro, almeno in alcuni dettagli esterni. La versione bianca aveva una striscia tricolore che partiva dal cofano per finire sul portellone dopo aver attraversato il tetto.
Nell’interno, invece, cinture di sicurezza tricolori, con lo schienale che ricorda nelle trame la rete di una porta. Impresso il logo Pandazzurri nel tappetino, color titanio utilizzato per la plancia.
La vettura montava un propulsore 4 cilindri alimentato a benzina da 1.2 litri Euro 6; potenza di 69 cavalli ed una coppia di 102 Nm; trazione anteriore per l’auto con il cambio manuale a cinque marce. La velocità massima dichiarata era di 164 km/h. La Pandazzurri, però, era disponibile in tutte le motorizzazioni della piccola utilitaria, a partire dal 0.9 TwinAir a benzina da 85 cavalli.
In vendita anche il turbodiesel 1.3 Multijet II da 95 CV ed i motori 0.9 TwinAir Metano da 80 CV e 1.2 GPL da 69 CV.
Ma quanto costavano quelle versioni? La 1.2 da 69 cavalli a partire da 12.550 euro, mentre 14.050 per la TwinAir Turbo 0.9 litri da 85 cavalli, 500 euro in meno della 1.2 GPL EasyPower da 69 cavalli. Le più costose, invece, la 1.3 Multijet da 95 cavalli e la 0.9 TwinAir Turbo metano da 80 CV Natural Power rispettivamente in vendita a 15.000 e 16.350 euro.