Prezzi Benzina, lo sconto del Governo non basta: gli aggiornamenti

Benzina, i prezzi tornano ad aumentare: self a 1,842 al litroDiesel self a 1,833 euro al litro, Gpl da 0,838 a 0,867 euro al litro

Gli interventi del Governo per calmierare i prezzi della benzina hanno avuto un effetto limitato. Almeno è questa la sensazione a pochi giorni dallo “sconto” praticato sulle accise, ossia le tasse sul carburante che pesano sui costi. I dati che arrivano da “Quotidiano Energia” in base all’Osservaprezzi Mise, indica che il prezzo medio nazionale praticato sulla benzina è aumentato ancora, e in modo considerevole. Siamo a 1.842 euro al litro, mentre venerdì la cifra era di 1.831. Un’impennata inquietante, anche perché gli sconti sono ovviamente attivi, e lo saranno fino al termine di aprile.

Prezzi benzina, lo sconto del Governo non basta: gli aggiornamenti
Prezzi benzina, lo sconto del Governo non basta: gli aggiornamenti (Ansa)

Si passa da un costo di 1.832 euro al litro a 1.853 euro a seconda dei marchi. Per quanto riguarda il “no logo” il prezzo è di 1.836 euro al litro. Per quanto riguarda il prezzo del diesel in modalità self, è salito a 1.833 euro per litro. Venerdì la cifra era di 1.812. Come al solito, le cifre si fanno più alte per la modalità “servito”. Per quanto riguarda la benzina il costo medio praticato è a 1,971 euro/litro (venerdì 1,977), con gli impianti “marchiati” che mostrano prezzi medi praticati tra 1,914 e 2,045 euro/litro (no logo 1,887).

Salgono ancora i prezzi della Benzina e del diesel: gli ultimi aggiornamenti

La media del diesel servito è invece a 1,967 euro/litro (venerdì 1,963), con i punti vendita delle vare con prezzi medi applicati compresi tra 1,933 e 2,021 euro/litro (no logo 1,892). Per quanto riguarda il Gpl oscillano da 0,838 a 0,867 euro/litro (no logo 0,859). Infine, il prezzo medio del metano auto si colloca tra 2,016 e 2,383 (no logo 2,105). Il segnale più inquietante è che questi aumenti continui stanno procedendo nonostante gli sconti governativi. Il timore degli utenti e delle associazioni è che nonostante il taglio del 30% dei costi, l’andamento è comunque quello di toccare la cifra “argine” dei 2 euro al litro per il carburante. Se così fosse sarebbe un segnale nefasto, un problema che diventerebbe a questo punto politico e non solo economico-sociale. Non è la prima volta che si parla di speculazione, e questi segnali purtroppo non lasciano presagire nulla di positivo.

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