Andy Wallace e la Bugatti Veyron pronti per un nuovo record

Potrebbe accadere prima della fine dell’anno, Andy Wallace, l’uomo che ha superato i 490 km all’ora sta preparando un nuovo tentativo

Bugatti Wallace
Andy Wallace durante il record del 2019 (Bugatti Press Office)

Il record del 2019 è storia: era il 2 agosto del 2019 quando sul circuito Bugatti di Ehra-Lessien Andy Wallace abbatteva il primato di velocità di un’auto su pista con la Chiron.

Ma siccome i record sono nati per essere battuti, Andy Wallace è pronto a tentare di nuovo l’impresa. Il suo rapporto di collaborazione con Bugatti, che dura dal 2011 è stato rinnovato. L’obiettivo, nemmeno troppo segreto, è quello di spingersi sempre di più verso i 500 km all’ora.

Andy Wallace e Bugatti, binomio rinnovato

É lo stesso Andy Wallace a parlarne a margine della cerimonia per l’induzione nella Hall of Fame del circuito di Sebring. Il suo lavoro di collaudatore prosegue da mesi: dalla Chiron alla Chiron1, e poi Divo1, Divo2, Centodieci3 e ora Veyron. L’ultima frontiera della velocità. Wallace ne è entusiasta: “Dal 2011 è stato un progresso continuo e anche dopo avere battuto il record nel 2019 eravamo estremamente consapevoli che quel primato si potesse battere ancora”.

Si prepara un nuovo record

Wallace è di fatto il pilota più veloce nella storia dell’automobilismo. Ma è anche uno dei pochi che può vantare vittorie alla 24 Ore di Le Mans e a Daytona, così come alla 12 Ore di Sebring. La scelta di fare il collaudatore per Bugatti è solo un’altra faccia della competizione.

“Una volta che smetti di gareggiare ti confronti con la paura di perdere il senso dell’agnnismo e dell’adrenalina – spiega Wallace – mi sono basati pochi giri sulla Chiron per capire che c’erano altri primati da battere e che non si trattava semplicemente di vincere una gara ma di compiere qualcosa di storico. La Veyron è un passo ancora più estremo, in grado di portarci in una nuova era”.

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La Bugatti Chiron, l’auto più veloce del mondo in pista (Bugatti Press Office)

La Bugatti non ha mai annunciato i suoi tentativi di record e con ogni probabilità anche questa volta terrà tutto sotto silenzio. Nel 2019 il record del 2 agosto fu ufficializzato quasi un mese dopo, quando tutto era stato verificato e ratificato ufficialmente. Le condizioni ideali arrivarono quasi casualmente in anticipo rispetto alle previsioni degli ingegneri che avevano in programma cinque giorni di tentativi. Al terzo il record era crollato.

Wallace, da questa settimana Hall of Famer di Sebring insieme a Jacky Ickx, Stefan Johansson e David Hobbs, non si sbottona: “É nel nostro destino provarci ancora”, si limita a dire.

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