Vespa, un modello “racing” non da corsa: la velocità era davvero elevata

Il 1972 è l’anno di una piccola rivoluzione per la Piaggio, che lanciò sul mercato una Vespa caratterizzata da alcune soluzioni inedite.

Apprezzata in tutto il mondo in virtù del suo design inconfondibile, nel 2021 la Vespa ha festeggiato i 75 anni di storia, trascorsi sempre al top e celebrati peraltro con un’edizione speciale ad hoc.

Vespa Piaggio
(Ansa Foto)

In tutto questo tempo, infatti, l’iconico modello ha sempre registrato numeri da record in termini di vendite. Inoltre, la Piaggio è riuscita a rinnovarla sapientemente quasi mai sbagliando un “colpo”. Per non parlare delle narrazioni dietro al mito, raccontato nei libri e al cinema, attraverso indimenticabili film come “Vacanze Romane” e “La Dolce Vita”.

Ma un altro aspetto della Vespa è la sua capacità di prestarsi bene a qualsiasi tipo di circostanze, come testimoniano gli innumerevoli progetti legati all’ambito delle corse, dove la Casa di Pontedera ottenne successi importanti.

Perciò, con tutta l’esperienza maturata in questo campo, negli anni gli ingegneri della Piaggio riuscirono ad aggiornare lo scooter non solo sotto il piano del design, ma anche delle prestazioni e tecnologico. E fu così che nel 1972 arrivò una piccola rivoluzione per la Vespa, rilanciata in quello stesso anno con un modello che presentava alcune novità di questo tipo.

Vespa Rally 200, la più potente dell’epoca

Vespa Rally 200
(Screen Youtube)

Si tratta della Rally 200, che succedeva alla 180. Era a tutti gli effetti la nuova ammiraglia della gamma, che per la prima volta nella sua storia presentava un motore da 200 cc di cilindrata.

Sempre nel ’72, fece il suo debutto lo spot pubblicitario “Le Sardomobili” – termine con il quale Piaggio definiva le automobili – in onda durante il programma tv Carosello. La protagonista della clip era proprio la stessa Vespa Rally 200, promossa con lo slogan “due ruote potenti, scattanti, due ruote con riflessi pronti, due ruote rally spinte dal nuovo motore 12 cavalli che crescono fino a 5.700 giri, due ruote poderose che sfrecciano in piena sicurezza sul filo dei 110 all’ora“.

Parole, queste, che quindi descrivono al meglio i tratti principali di questa Vespa che, nonostante fu un modello prodotto in serie, aveva peculiarità da autentico mezzo da corsa. Infatti, il suo motore da 12 cv l’hanno resa la più potente dell’epoca.

Un’altra sua peculiarità inedita era il suo sistema d’accensione elettronica, per la prima volta su una Vespa. A rimarcare questa sua caratteristica c’era poi la scritta “electronic” sui lati. Inoltre, presentava strisce adesive posizionate su sacche e parafango, quasi ad indicare la sua anima sportiva.

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