Indianapolis 500, montepremi da record: tre milioni per Ericsson

L’edizione 106 della Indianapolis 500 è stata una delle più belle degli ultimi anni ma soprattutto è stata la più ricca 500 Miglia di sempre  

É stata una 500 Miglia di Indianapolis assolutamente straordinaria, risolta nell’ultimissimo giro, dopo una sospensione molto discussa per un incidente a quattro giri dal termine.

Indianapolis 500 Ericsson
Un assegno da 3.1 milioni di dollari per Marcus Ericsson (AP LaPresse)

Una vittoria storica per Marcus Ericsson al suo terzo successo stagionale, quello che probabilmente caratterizzerà tutto il resto della sua vita.

Indianapolis 500: montepremi record

Se il giudizio unanime è che sia stata una corsa meravigliosa, ora c’è la certezza che è stata anche la 500 Miglia di Indianapolis più ricca di sempre. Il montepremi dello scorso anno, in netta crescita dopo i disastrosi effetti della pandemia, è il più ricco di sempre: oltre 16 milioni di dollari. E la borsa per Ericsson fa impallidire quella pagata lo scorso anno a Helio Castroneves: 3.1 milioni di dollari.

Tutti i premi

Una cifra straordinaria, la più alta mai pagata per la 500 Miglia. Ad Ericsson e al suo team spettava una quota fissa del montepremi in quanto vincitore, una cifra vicina al 25% del montepremi complessivo. E gran parte di questa quota andrà al pilota che, paradossalmente avrebbe anche potuto guadagnare molto di più. Perché il meccanismo di Indianapolis preveda premi e bonus anche per il numero di sorpassi o di giri condotti in testa alla classifica.

A Pato O’Ward, secondo, va un milione di dollari tondo tondo. A Tony Kanaan, terzo, 400mila dollari. Paradossalmente meno rispetto a quanto portato a casa da piloti più indietro in classifica generale come Rosenqvist (570mila) o Rossi (548).

Indianapolis 500 Ericsson
Marcus Ericsson prima vittoria alla 500 Miglia (AP LaPresse)

Paradossale che Scott Dixon, autore della pole position e al comando per oltre metà gara sia arrivato solo 21esimo ma abbia portato a casa 707mila dollari. Tra i 33 iscritti alla gara, anche quelli che non hanno completato la corsa, è stata suddivisa una somma media di quasi mezzo milione di dollari a testa.

É stata edizione da record anche per il numero di spettatori che per la prima volta, senza alcuna restrizione dopo tre anni, hanno invaso l’Indianapolis Motor Speedway: 325mila spettatori paganti solo per il giorno della gara. In tutto si calcola che tra prove e qualifiche siano stati venduti più di un milione e 200mila biglietti nel corso delle due settimane di eventi.

Il premio di Rookie of the Year di quest’anno è andato al sette volte campione della NASCAR Jimmie Johnson, clamorosamente uscito di scena a pochi minuti da termine nel clamoroso incidente che ha infiammato il finale della gara.

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