Ducati, Stoner racconta: “Così aiuto Bagnaia”

Stoner commenta la corsa al titolo MotoGP 2022 e ha spiegato anche come supporta Bagnaia al box.

In Ducati se lo ricordano molto bene Casey Stoner, unico ad essere riuscito a vincere il mondiale MotoGP con la Desmosedici. Era il 2007 e l’australiano si impose al suo primo anno in rosso, battendo rivali forti come Valentino Rossi su Yamaha e Dani Pedrosa su Honda.

Casey Stoner
Casey Stoner (Foto LaPresse)

In questo fine settimana il Motomondiale è di scena nella sua Australia e lui non poteva mancare. A Phillip Island ha vinto per sei anni consecutivi e i suoi consigli possono essere utili. Ne usufruiscono i piloti della Ducati, che lo ospita nel suo box.

Francesco Bagnaia già lo scorso anno disse che lo avrebbe voluto come coach, però lui vive in Australia e non ha voglia di girare per il mondo. Ha anche qualche problema di salute da risolvere, dunque preferisce stare vicino alla sua famiglia. Però è in contatto con Pecco e qualche consiglio glielo dà.

MotoGP, Stoner su corsa al titolo e Bagnaia

Stoner ai canali ufficiali della MotoGP si è espresso sulla avvincente corsa al titolo che si deciderà nelle ultime tre gare del campionato: “Chiaramente Pecco lo merita. Se non dovesse vincerlo quest’anno, tornerà a combattere nel prossimo. Adesso è in una posizione migliore, da metà stagione ha messo insieme tanti punti. A Quartararo servono un paio di buoni risultati per riprendere slancio. Anche lui merita il mondiale e ha già dimostrato di poter vincere il titolo”.

Casey Stoner
Casey Stoner (Foto LaPresse)

Il due volte campione del mondo MotoGP ha speso parole di elogio per Bagnaia e ha ammesso che gli piace potergli essere di aiuto: “Ho molto rispetto per lui, è un pilota che riflette tanto sulle cose e rispetta gli altri piloti. È bello lavorare con qualcuno che apprezza il tuo lavoro o il tempo che gli puoi dare. Darò sempre il mio aiuto quando le persone me lo chiedono”.

L’ex pilota ha anche spiegato come aiuta Pecco concretamente: “Gli fornisco il mio punto di vista e la mia prospettiva, dandogli un mio consiglio. Poi voglio che traduca questo consiglio a modo suo, seguendo anche il suo stile. Ciò a volte significa un piccolo cambio di traiettoria o del mondo in cui entra in curva. Mi focalizzo maggiormente sulla gara”.

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