Marc Marquez è subito ritornato in pista all’indomani del test Irta di Valencia. Il campione Honda alle prese con una novità assoluta.
Sul circuito di Jarama alle porte di Madrid è sceso in pista Marc Marquez, appena un giorno dopo il test Irta di Valencia. Il campione della Honda ha avuto giusto il tempo di ritornare a casa, disfare le valigie e rimettersi in viaggio per sostenere un’altra giornata di test molto particolare. Infatti è salito sulla sua Honda RC213V-S regalatagli da HRC per allenarsi su pista privatamente per compiere 12 giri.
L’otto volte campione del mondo ha testato per la prima volta il biocarburante realizzato da Repsol e che prenderà progressivamente piede nel Motomondiale a partire da 2024. Il colosso petrolifero spagnolo ha assegnato questo speciale ruolo di tester a Marc Marquez, che doveva provare il livello di prestazioni in grado di offrire. Il risultato finale è davvero sensazionale..!
Marc Marquez promuove il bio carburante
Il bio carburante esordirà al 100 percento in MotoGP entro il 2027 con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2. Alla fine dei 12 giri a Jarama, Marc Marquez ha affermato di non avvertire alcuna differenza tra il carburante standard e il bio carburante utilizzato nella giornata di giovedì 10 novembre. “E’ stato un test positivo, dal momento che mi sono sentito bene e non ho notato differenze nell’utilizzo del biocarburante. In fin dei conti l’obiettivo finale è mantenere un alto livello di prestazioni“.
Ottimo il lavoro svolto dal main sponsor della Honda che ha rinnovato la partnership con il team di Alberto Puig per altri due anni. “Quando Repsol porta un prodotto in pista è già stato ben testato, ma è sempre importante provarlo in pista, per verificare che i risultati non cambino a causa di fenomeni come umidità o temperatura, variabili che possono influire su di te quando cerchi il massimo delle prestazioni“.
Marc Marquez di recente ha richiesto migliorie sul motore V4 della RC213V, una condizione indispensabile per pensare di rimettersi in corsa per il titolo iridato. “Da pilota guardi alla risposta del motore e vorresti aumentare i giri in modo pulito, che la sensazione al primo tocco del gas sia fluida… In questo caso è andato tutto liscio – ha concluso il campione di Cervera, caduto nell’ultimo GP di Valencia -. Si nota anche che il motore si sente bene agli alti regimi, cioè quando si raggiungono le massime prestazioni“.