Questa microcar è destinata al successo. Piccola, carina, simpatica e dotata di una caratteristica davvero fuori di testa.
Nel panorama della mobilità urbana, l’innovazione gioca un ruolo cruciale nel definire come ci muoviamo all’interno delle città. Una delle ultime novità che sta catturando l’attenzione è la Kiwee, una mini-auto elettrica progettata per il car sharing, che promette di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con i veicoli nelle aree urbane. Prodotta da una startup di Lione, Kiwee è stata presentata al Mondial de l’Auto di Parigi, dove ha suscitato grande interesse per il suo design futuristico e per una caratteristica unica che la distingue da altre soluzioni di mobilità: la capacità di incastrarsi con altri veicoli simili, proprio come un carrello del supermercato.
A prima vista, Kiwee potrebbe sembrare una normale auto elettrica, ma la sua vera innovazione risiede nella possibilità di aggregarsi ad altre unità. Questo meccanismo di aggancio permette una gestione più efficiente dei veicoli, riducendo l’ingombro e facilitando gli spostamenti in blocco. Questa caratteristica è fondamentale per le aziende di car sharing, in quanto consente di ottimizzare la distribuzione delle auto nelle stazioni di ricarica. In questo modo, si risolvono anche problemi comuni legati al car sharing, come la sosta disordinata dei veicoli e l’intralcio al traffico.
Un’auto per ogni necessità
La Kiwee è progettata per spostamenti brevi e quotidiani, con un’autonomia di circa 60 km e una velocità massima di 45 km/h. Queste specifiche la rendono ideale per l’uso in contesti urbani e suburbani, dove la congestione del traffico è una realtà quotidiana. Le sue dimensioni compatte (2.333,5 mm di lunghezza, 1.500 mm di larghezza e 1.764,3 mm di altezza) e lo spazio di carico di un metro cubo la rendono perfetta per piccoli spostamenti e per chi ha bisogno di trasportare bagagli leggeri.
La scelta dei materiali è un altro aspetto chiave del progetto Kiwee. Le vetture sono realizzate utilizzando materiali riciclabili, seguendo principi di eco-sostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale. Con questo approccio, Kiwee non solo risponde alle esigenze di mobilità, ma si allinea anche con le crescenti preoccupazioni ambientali di cittadini e governi.
Oltre alla sua applicabilità nelle città, la Kiwee si rivela utile anche in contesti rurali. Infatti, una singola stazione di ricarica è in grado di supportare fino a sei vetture, rendendo questa mini-auto una soluzione pratica per le comunità meno densamente popolate. Questo aspetto è particolarmente interessante in un’epoca in cui la mobilità sostenibile deve essere promossa anche al di fuori delle aree urbane.
La mobilità del futuro
Con l’aumento dell’uso di biciclette e monopattini elettrici, la Kiwee rappresenta un’evoluzione naturale nel panorama della mobilità condivisa. Sempre più persone stanno abbracciando l’idea di utilizzare servizi di car sharing come valida alternativa all’acquisto di un’auto, specialmente quando si trovano in una città che non è la loro. La Kiwee si inserisce perfettamente in questo contesto, offrendo un’opzione che è sia pratica che ecologica.
Inoltre, la mini-auto Kiwee non è solo una risposta alle sfide della mobilità urbana, ma si propone anche come un simbolo di un futuro in cui le città possono diventare più vivibili e meno congestionate. Con la sua campagna di raccolta fondi attivata su WiSEED, il progetto si sta avvicinando all’obiettivo di produzione, con l’aspettativa che le prime unità possano essere disponibili già a partire dal 2026.