In base alla buonuscita di Carlos Tavares, ex dirigente di Stellantis, possiamo farci un’idea di quanto prenderà il suo successore. Cifre incredibili…
Nel panorama automobilistico attuale, il Gruppo Stellantis si distingue non solo per le sue strategie di elettrificazione e innovazione tecnologica, ma anche per le cifre astronomiche associate alla remunerazione dei suoi dirigenti. In particolare, il compenso di Carlos Tavares, ex amministratore delegato dell’azienda, ha acceso dibattiti e polemiche, soprattutto in considerazione della disparità con gli stipendi dei dipendenti.

Nel 2024, Tavares ha percepito un compenso di ben 23 milioni e 85 mila euro, un importo che include anche una buonuscita di 12 milioni di euro, dovuta alle sue dimissioni presentate il primo dicembre dello stesso anno. Questo pacchetto retributivo è stato dettagliato nel rapporto annuale (Form 20-F) che Stellantis è obbligata a presentare alla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, in quanto multinazionale registrata ad Amsterdam.
La buonuscita di Tavares è composta da due elementi:
- 2 milioni di euro: risultato di un trattamento di cessazione del rapporto previsto dalla legge olandese, che Stellantis deve rispettare in quanto corporate con sede legale nei Paesi Bassi.
- 10 milioni di euro: rappresentano la seconda tranche di un bonus legato ai risultati di trasformazione raggiunti dalla società nel periodo 2021-2025. Questi incentivi erano stati concordati nel 2021 e si basano su obiettivi specifici di performance e innovazione.
Tra i traguardi stabiliti, Stellantis ha raggiunto un mix di vendite di auto a basse emissioni in Europa pari al 15% nel 2022, ha avviato la produzione di motori elettrici presso Nidec PSA nel 2023 e ha implementato oltre 15 milioni di aggiornamenti software over-the-air sui veicoli dal 2021 al 2024. Tavares ha potuto incassare la prima tranche di 10 milioni nel marzo 2024, mentre la terza non sarà dovuta, in quanto non raggiunta.
Da dove nascono queste cifre
La struttura della retribuzione di Tavares è composta da:
- Stipendio base: 2 milioni di euro.
- Fringe benefits: 71.224 euro.
- Incentivi a lungo termine: 20,5 milioni di euro.
È importante notare che, nonostante il pacchetto retributivo elevato, né Tavares né altri dirigenti di alto livello hanno ricevuto premi legati ai risultati finanziari dell’azienda, che nel 2024 ha registrato utili di 5,5 miliardi di euro, ben il 70% inferiori rispetto all’anno precedente.

Con l’uscita di Tavares, si pone la questione su quanto potrà guadagnare il suo successore. Analizzando i dati degli ultimi cinque anni, la remunerazione media per il ruolo di amministratore delegato di Stellantis si attesta attorno ai 22,4 milioni di euro all’anno. Questo importo è circa 350 volte superiore rispetto alla retribuzione media dei dipendenti, che si aggira sui 62.586 euro. Per fare un raffronto, nel 2020, durante le operazioni FCA, l’allora AD aveva ricevuto un compenso di 11,7 milioni di euro.
La disparità salariale all’interno di Stellantis è un tema che solleva interrogativi non solo sulla giustizia sociale all’interno dell’azienda, ma anche sulla sostenibilità di tali compensi in un contesto in cui molti lavoratori affrontano sfide economiche crescenti. La gestione delle retribuzioni, soprattutto in un momento di transizione come quello attuale, richiede un’attenta riflessione.
In questo scenario, l’atteso nuovo AD di Stellantis avrà il compito non solo di guidare la compagnia verso un futuro sostenibile e innovativo, ma anche di affrontare le percezioni e le aspettative dei dipendenti e degli azionisti in merito alla governance aziendale e alla giustificazione di compensi così elevati. Le scelte strategiche e le politiche retributive che verranno adottate potrebbero influenzare non solo la reputazione dell’azienda, ma anche il suo posizionamento nel competitivo mercato globale dell’auto.