Il costo delle batterie per auto è troppo alto? Ecco l’alternativa che fa gola un po’ a tutti.
Uno dei problemi principali delle moderne automobili elettriche, oltre al costo in se per se della vettura, è chiaramente il costo di sostituire un componente come la batteria, il vero centro nevralgico della vettura. Ci sono casi registrati specie negli USA ma non solo che mostrano come a volte, rimpiazzare questo componente quando arriva a fine del ciclo vitale possa costare quanto o più di un’auto usata.

Molti costruttori hanno iniziato ad esplorare quello che è ancora un terreno quasi del tutto vergine, ossia quello dei motori elettrici alimentati con batterie giunte al loro secondo “giro”, in poche parole, le batterie usate. Il poter riciclare una batteria e rimontarla su un’automobile, infatti, risolverebbe in un colpo solo il problema dei costi e anche quello dello smaltimento delle batterie esauste, qualcosa che preoccupa parecchio gli ambientalisti.
Diverse case produttrici cinesi, come sempre pionieri in questo campo, hanno già iniziato a lavorare su batterie che si potrebbero riutilizzare almeno una seconda volta, dopo aver esaurito il ciclo vitale, con l’obiettivo ancora utopico ma sicuramente possibile in un domani non troppo lontano di arrivare a batterie che…non muoiono mai. Andiamo a vedere perché noi in Europa abbiamo però la possibilità di anticiparli.
C’è un po’ di Italia in questo progetto
Il modo in cui Stellantis si è mosso nel campo dei motori sostenibili sta iniziando a pagare. L’azienda olandese ha infatti recuperato terreno su Tesla in Francia e, parallelamente tramite una collaborazione con l’italiana ENEL X, si prepara a muovere un importante passo nel campo delle batterie di seconda mano. Qualcosa che interessa moltissimo ai clienti.

Proprio a Roma, a Fiumicino la SUSTAINera, branca di Stellantis che opera in questo campo ha fatto sapere di essersi mossa con il progetto Pioneer che, collaborando con enti come la stessa ENEL e l’istituto Fraunhofer tedesco, con l’obiettivo di arrivare a dare una seconda vita alle batterie esauste: per ora, Stellantis sta lavorando ad un possibile riutilizzo per fornire energia pulita all’aeroporto di 78 batterie da 50 kilowattora utilizzate sulla piattaforma eCMP delle sue vetture.
Non soltanto riciclare le batterie sarebbe utile per promuovere una mobilità sostenibile ma progressi in questo campo consentirebbero parallelamente di allungare la durata delle batterie per automobili ecologiche per più tempo. Un campo in cui alcuni marchi cinesi sono anche più indietro di noi. Ma questo è tutto un altro discorso.