Formula 1, tutti i videogame che hanno fatto la storia

Oltre 3,5 milioni di persone hanno guardato i primi due gran premi virtuali di Formula 1 sul canale Youtube del circus. I piloti gareggiano con l’edizione 2019 del videogame ufficiale della Formula 1, introdotto nel 1996.

Un frame del videogame F1 2019
Un frame del videogame F1 2019

La Formula 1 sta diventando sempre più “virtuale”. I primi due Virtual Grand Prix della serie del circus hanno raccolto oltre 3,5 milioni di visualizzazioni, in diretta e in differita, sul canale Youtube della Formula 1. Specialisti dei videogame e veri piloti del circus competono con l’edizione 2019 del videogame ufficiale della Formula 1.

La prima apparizione sulle consolle della principale categoria dell’automobilismo risale al 1976, quando la giapponese Namco pubblica F-1. Sei anni dopo, la stessa casa lancia Pole Position, un altro titolo prettamente arcade con innovazioni come un giro di prova e gli avversari mossi dal computer. Un articolo del 2015 del sito IGN l’ha definito il videogame di corse più influente al mondo.

SuperMonaco GP e Grand Prix: le prime simulazioni

Grand Prix 2 del 1996
Grand Prix 2 del 1996

Con Super Monaco GP, hit per Sega Megadrive del 1989, il settore dei videogame di Formula 1 si spinge verso una simulazione più realistica. Ayrton Senna offre i suoi consigli per il sequel del 1992, contemporaneo di un altro classico come Grand Prix.

Proprio Grand Prix 2 del 1996, prodotto da Geoff Crammond, è uno dei primi giochi di simulazione di F1 di grande successo. Basato sui piloti iscritti al Mondiale 1994, consente di completare un intero campionato, e simula i weekend con prove libere, qualifiche, warm-up e gara. I giocatori possono anche modificare i settaggi delle vetture e sperimentare problemi tecnici e rotture durante le sessioni. La casa ha prodotto altri due capitoli nel 2000 e nel 2002.

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Formula 1, evoluzione del titolo ufficiale

Formula 1 2010
Formula 1 2010

Grand Prix è uscito all’inizio solo per PC, ma intanto si stanno affermando le consolle. Uno dei titoli più popolari sulla prima Playstation è Formula 1 (1996). Il sequel del 1997 è ancora un buon successo, benché Jacques Villeneuve non dia la licenza di usare il suo nome. Nel ’98 e nel ’99 cambia lo sviluppatore del gioco, che ottiene un’accoglienza più tiepida.

Tra il 2000 e il 2003 il gioco ufficiale mantiene una licenza condivisa tra Electronic Arts, che produce anche FIFA, e Sony che in quegli anni lancia la PlayStation 2. EA produce anche un manageriale di Formula 1, F1 Manager, per PC.

Sony assumerà una licenza esclusiva sui giochi ufficiali di Formula 1, che saranno disponibili solo sulle Playstation. Migliorano la grafica, l’esperienza di gioco, che guadagna una modalità “carriera”. Vengono introdotte possibilità di sfide multiplayer, esaltate nella F1 Championship Edition del 2007, il primo titolo della serie per Playstation 3.

I diritti passano poi alla Codemasters, che esordisce con F1 2009 su Nintendo Wii. La resa non è all’altezza delle aspettative, ma il progresso con l’edizione 2010 per PS3 e Xbox 360 è evidente.

Resta invece un caso unico per la casa l’esperienza di F1 Race Stars, un gioco del 2012 simile a Mario Kart.

L’evoluzione vive altri due momenti decisivi. Nel 2015 esce il primo titolo della serie per Playstation 4 e Xbox One, e nel 2017 la pubblicazione del titolo si accompagna alla prima serie di e-sports della Formula 1. L’inizio di una nuova era.

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