Raikkonen stronca i GP virtuali: il giudizio tranciante dell’ex Ferrari

L’ex Ferrari Kimi Raikkonen ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha parlato di come sta trascorrendo la sua quarantena e di alcuni aspetti privati della sua vita, sino al suo parere circa i GP virtuali.

Kimi Raikkonen
Kimi Raikkonen (Getty Images)

Kimi Raikkonen è uno dei piloti più riservati che la storia della F1 abbia mai conosciuto. Schivo ed imperscrutabile, ha sempre reso noto poco di sé e della sua vita privata. Eppure ciò non ha mai fatto demordere i suoi fan, sempre a caccia di notizie ed indiscrezioni riguardanti il “pilota dagli occhi di ghiaccio”. In questo periodo, ad esempio, una delle domande più ricorrenti è stata quella relativa a come Raikkonen stia trascorrendo questa quarantena. Il noto pilota di F1 ha fornito un riscontro. Raggiunto dal Corriere della Sera, il finlandese ha parlato delle sue giornate in questo periodo di emergenza, svelando anche qualche particolare della sua vita privata. Il finlandese non ha poi fatto mistero della sua posizione in merito alle gare virtuali.

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Kimi Raikkonen, parla l’ex Ferrari: secco “no” ai GP virtuali

Kimi Raikkonen
Kimi Raikkonen (Getty Images)

Non è un frontman, non è un uomo di spettacolo. Raikkonen è “solo” un pilota e questo lo ha fatto sempre presente. Come? Attraverso il suo silenzio. Il finlandese non ha mai fatto segreto della sua insofferenza nei confronti di quella parte della Formula 1 che esula dalle corse. Parliamo di interviste, ospitate nei programmi sportivi e così di seguito.

Il “pilota dagli occhi di ghiaccio”, però, avrebbe fatto una leggera inversione di rotta rilasciando un’intervista al Corriere della Sera nella quale ha parlato di come sta trascorrendo questo periodo di quaranta e rendendo noti alcuni dettagli della sua vita privata.

In compagnia della moglie Minttu ed i figli Robin e Rianna il pilota è nella sua tenuta finlandese. In casa Raikkonen, per ammissione del pilota, l’attuale periodo trascorre come in condizioni di normalità, eccezion fatta per il maggior tempo trascorso con i suoi figli. Niente noia per il pilota, per il quale le giornate, anzi, trascorrerebbero più velocemente.

Sulla possibilità di una partenza del Mondiale 2020 a porte chiuse Raikkonen si mostra propositivo. Stando a quanto dichiarato al Corriere della Sera, il pilota avrebbe affermato che per ripartire è necessario garantire la sicurezza di tutti e prendere decisioni ben ponderate. Si tornerà a correre quando i tempi lo permetteranno, ha chiosato, anche se dovesse significare farlo a porte chiuse.

Quanto alle gare virtuali, invece, secco “no” da parte del finlandese. Raikkonen sul punto è perentorio, preferisce attendere che si torni a correre su una pista vera: “Non mi interessano”. La sua insofferenza nei confronti della tecnologia, non la nasconde neppure quando si parla del periodo in Ferrari durante il quale guidava il simulatore della scuderia. In merito ha dichiarato che mettersi davanti un simulatore non era proprio il motivo per il quale aveva scelto di divenire un pilota.

Kimi Raikkonen curiosità e rivelazioni sul futuro

Proprio in merito alle corse ed alla sua permanenza in F1, il pilota ha dichiarato al Corriere della Sera che correrà sino a quando continuerà ad avere stimoli. Ed al momento pare proprio che la motivazione non gli manchi. Neppure la lunga pausa pare impensierire Kimi Raikkonen che la vede come fosse quella della sosta invernale. Non riscontra il pilota particolari criticità in merito.

Il Corriere della Sera, in chiosa, pone al pilota domande dai tratti più personali. Chi sono i suoi amici tra i piloti. Raikkonen è celere nell’indicarli: Sebastian Vettel ed Antonio Giovinazzi. Al di fuori di loro non ne avrebbe molti altri, ammette.

Infine, Il Corriere della Sera pone una domanda singolare: se si potesse tornare indietro nel tempo, in quale epoca vorrebbe gareggiare Raikkonen? Kimi è lapidario stando a quanto si legge nell’intervista. Indietro nel tempo non si può tornare, ergo si dichiara felice di correre nell’era in cui ha iniziato e nella quale sta continuando. Se però si potesse, vorrebbe rivivere gli anni 70-80 della F1.

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