Milano, la mobilità nella fase 2: il piano per auto, bici e pedoni

Milano si prepara ad affrontare la fase 2 e, per quanto riguarda la mobilità, il sindaco Sala e gli assessori avrebbero messo a punto un piano speciale: cosa prevede.

Milano mobilità
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Dal 4 maggio parte ufficialmente la fase 2 per l’intero territorio nazionale. Così, Milano ha messo a punto un piano speciale per quanto concerne la mobilità. Il programma si chiama “Milano 2020. Strategia di adattamento. Documento aperto al contributo della città.”. L’assunto su cui si basa è che sui mezzi ci sarà un numero limitato di posti, fattore che contribuirà notevolmente alla modifica delle abitudini dei cittadini.

Si tratta di un documento suddiviso in capitoli, che riguarderanno gli orari della città, dei negozi, delle scuole e delle attività di produzione, individuando le fasce orarie più delicate. Sarà data preferenza allo smartworking dove possibile e verranno aumentate le corse dei mezzi più ecologici in superficie. Si dovrà tornare poi alla “vita di quartiere”, dovendo usufruire dei servizi essenziali che distano a piedi non più di un quarto d’ora.

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Milano, la mobilità nella fase 2: pedonalità e internet fondamentali

MIlano mobilità
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L’obiettivo primario è quello di favorire la pedonalità, perciò il Comune sta lavorando per adattare i marciapiedi alle distanze di sicurezza da mantenere tra le persone. In alcune zone sarà disposta la velocità massima da rispettare per le auto di 30 km/h. Saranno altresì individuati percorsi protetti e realizzate aree pedonali nei quartieri dove ci sono pochi spazi verdi, ai fini di permettere ai bambini di giocare e di consentire lo sport. I parchi saranno gradualmente riaperti e i loro ingressi monitorati. Anche i centri sportivi saranno riattivati, però senza la possibilità di usare gli spogliatoi. Stesso discorso dovrebbe valere per le piscine almeno per i mesi di luglio e agosto.

Capitolo internet. L’accesso alla banda larga sarà diritto di ogni cittadino. Pertanto, i vertici comunali stanno collaborando con i fornitori dei servizi per estenderne l’utilizzo. Infatti, si tratta di un “bene” fondamentale per i lavoratori che in questo periodo stanno operando in smartworking. Altrettanto importante lo è per gli studenti che, non potendo andare negli istituti o nelle università, devono seguire le lezioni da casa. Inoltre, il Comune sta tentando di far convergere tutti i servizi utili ai residenti in una sola applicazione, l’app del Cittadino.

Per quanto riguarda l’economia, sindaco e assessori sembrano rivolti a favorire le attività ibride, capaci di convertire produzioni e leggi di sicurezza. Invece, i commercianti dovranno ridisegnare gli spazi dei loro negozi fisici, mentre i mercati comunali scoperti sono in attesa di un programma da seguire per poter riaprire. Per la cultura, si favorirà gli spettacoli e gli eventi a numero chiuso, che saranno riproposti in più quartieri.

Infine, il turismo, che da sempre svolge un ruolo cruciale per il benessere dell’economia del capoluogo. L’intenzione è quella di promuovere Milano come Città Sicura, garante della salute e sicurezza dei propri cittadini, nonché dei visitatori. A tal proposito, la giunta sta per lanciare una campagna con questo nome tramite la piattaforma YesMilano.

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