La Fase 2 dei mezzi pubblici di trasporto, iniziata lunedì 4 maggio, con le nuove disposizioni su contingentamento e distanze sta provocando, in alcuni casi, inevitabili disagi ai passeggeri
Mentre le ministra dei Trasporti De Micheli continua a invitare i cittadini alla disciplina nell’utilizzo dei mezzi pubblici nella Fase 2 con rispetto delle misure di distanziamento e uso della mascherina, la realtà, in alcuni casi, è ben lontana da quella auspicata dalle autorità.
Che la nuova organizzazione dei servizi di trasporto pubblico fosse difficile da attuare ne erano consapevoli anche gli stessi promotori. La conferma, inevitabile, è arrivata da alcune situazioni verificatesi nelle città metropolitane dove, a episodi di disciplina e rispetto delle regole della Fase 2, se ne sono contrapposti altri, purtroppo, in linea con quanto avveniva prima del lockdown.
Lunedì 4 maggio vi abbiamo documentato la ressa sui treni della Cumana a Napoli, una situazione allarmante segnalata anche dai sindacati di categoria. Oggi, tocca a Roma. In alcuni dei punti nevralgici del trasporto pubblico della Capitale, infatti, gli assembramenti hanno raggiunto livelli di affollamento notevoli e preoccupanti.
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Per documentare le situazioni al limite riguardanti il trasporto pubblico, i social rappresentano la fonte principale per reperire immagini e video degli episodi più critici. Quello che vi presentiamo di seguito si riferisce a quanto avvenuto oggi alla stazione metro Ponte Mammolo della Linea B della Capitale.
Ponte Mammolo, insieme a Termini e alla Stazione Tiburtina, rappresenta uno dei punti nevralgici della Linea. Capolinea Atac e punto di confluenza di molti pendolari provenienti della zona est dell’hinterland di Roma, accoglie ogni giorno migliaia di viaggiatori. Con un afflusso continuo, impossibile rispettare le distanze di sicurezza. E questo è quanto avvenuto e verosimilmente avverrà di nuovo nei pressi dei tornelli d’ingresso dove gli utenti si sono “radunati” in attesa di essere smistati a gruppi sulle banchina con i treni in transito.
Inevitabili anche i disagi su un’altra arteria fondamentale del trasporto pubblico romano, la linea Roma-Lido. Già gravata da problemi di sovraffollamento e carenza di un numero di corse adeguato prima del lockdown, ben poco è cambiato con la Fase 2.
Come riferisce Il Messaggero nei primi due giorni di “normalità”, poche e scarse sarebbero stato state le verifiche con gli operatori “costretti” a limitarsi a controllare almeno che i viaggiatori indossassero la mascherina. Impossibile, di fatto, anche in questo contingentare l’afflusso degli utenti su banchine e treni.
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