Valentino Rossi, combattuto tra ritiro ed il passaggio al team Petronas, si è sbottonato in merito all’argomento alla tv inglese BT
Arrivato a 41 anni, Valentino Rossi deve decidere bene cosa fare nel prossimo futuro: se ritirarsi o accettare di passare al team satellite della Yamaha, la Petronas. Il Dottore, in merito a questa questione, ha fatto il punto ai microfoni degli inglese di BT.
Prima fa chiarezza ammettendo che, qualora passasse alla Petronas, sarà solo per fare risultati ed essere competitivo. Nessuna passerella di fine carriera, dunque. Poi, pensando al giorno del ritiro, ammette che non vi sarà spazio ad emozioni positive ma solo un’immensa tristezza. Proprio per questo motivo, secondo la sua visione, lasciare ora sarebbe la miglior opzione. “Se mi ritirassi adesso, senza tifosi o gente intorno sarebbe molto più facile”, precisa.
Insomma, Valentino Rossi è ancora molto combattuto ma il tempo stringe e la prossima settimana potrebbe essere cruciale.
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Valentino Rossi alla Petronas ed i problemi con Razlan Razali
Valentino Rossi, prima di decidere se andare nella Petronas, vorrebbe attendere le prime gare della prossima stagione. Questo non è possibile perché dal team spingono per un annuncio ufficiale entro i primi giorni di giugno.
A tal proposito, il team principal Razlan Razali non le ha di certo mandate a dire al pluricampione di MotoGP. Per quest’ultimo è stato il coronavirus a spianare la strada alla possibilità da parte di VR46 di essere l’unico candidato ad entrare nella scuderia. “E’ un anno insolito e portare un rookie in MotoGP senza vederlo correre è un rischio enorme”, ammette. L’unico aspetto negativo, secondo Razali, è che il pilota sia vecchio. Per questo motivo “che gli piaccia o meno non ha altra scelta che venire da noi”, conclude.
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