Bugatti 57C, che fine ha fatto l’auto leggendaria dello Scià di Persia

La storia della Bugatti 57C appartenuta per vent’anni allo Scià di Persia, che l’aveva ricevuta come regalo di nozze dal governo francese 

Bugatti, la verità sulla 57C dello Scià di Persia
Bugatti, la verità sulla 57C dello Scià di Persia

Kia Parsa, il direttore del museo Sa’dabad, si è difeso dall’accusa diffusa sui social network di aver venduto una Bugatti 57C un tempo appartenuta allo Scià di Persia, Mohammad Reza Pahlavi, dopo la Rivoluzione Islamica del 1979.

Il complesso Sa’dabad, antica residenza estiva dei reali durante l’era Qajar (1789–1925) e l’epoca Pahlavi (1925–1979). “Quando l’auto è stata venduta, non apparteneva al museo, e comunque è successo prima della Rivoluzione del 1979” ha detto Parsa a CHTN.

Bugatti, casa fondata nel 1909 a Molsheim, allora in Germania, è diventata presto famosa per l’eleganza esclusiva dei modelli e per le vittorie nelle corse dell’epoca. Hanno fatto la storia le Tipo 35, la Tipo 41 “Royale”, la Tipo 57 “Atlantic” e la sportiva Tipo 55.

La vettura passata per le mani del principe è stata costruita da Vanvooren, a Parigi, secondo lo stile di due dei costruttori più moderni dell’epoca, Figoni e Falaschi. L’auto prevede una serie di caratteristiche particolari come una protezione in metallo sotto il tettuccio.

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La storia recente della Bugatti 57C dello Scià

La storia recente della Bugatti 57C dello Scià
La storia recente della Bugatti 57C dello Scià

La Bugatti in questione è stata offerta al principe Reza Pahlavi nel 1939, come regalo di nozze da parte del governo francese. Ma considerata la scarsa qualità delle strade dell’epoca, racconta Parsa, lo Scià non l’ha di fatto guidata fino al 1959, quando Houshang Jalili ha pagato l’equivalente di 275 dollari per acquistarla.

Per molti anni, l’auto è rimasta di fatto nascosta al pubblico prima di essere nuovamente svelata al pubblico durante un’esibizione di macchine d’epoca negli Stati Uniti nel 1984. Tra i dettagli curiosi svelati da Parsa c’è la targa. La Bugatti, infatti, ha mantenuto il numero originale, naturalmente diverso da quello che l’ha poi caratterizzata quando era di proprietà di Reza Pahlavi.

Questo simbolo della storia iraniana è stata successivamente venduta per 760 mila dollari in un’asta, ed è ora esposta in eccellenti condizioni al Patterson Museum in California.

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