Tesla, proprietario di una Model 3 si impianta chip sottopelle: a cosa serve

Un uomo si è fatto impiantare dei microchip sottopelle per gestire la sua auto, una Tesla Model 3, senza l’ausilio delle chiavi

Farsi impiantare un micro chip sottopelle non è più cosa da film di fantascienza, ma realtà. In America, infatti, il possessore di una Tesla Model 3 si è fatto inserire un chip a radiofrequenza sotto la pelle per gestire la sua auto senza l’ausilio di chiavi e telecomandi. Il protagonista della vicenda si chiama Ben Workman ed abita nello stato dello Utah. L’uomo, ai microfoni dei media locali, ha raccontato di aver preso questa decisione per evitare di perdere le chiavi nel corso del tempo.

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Proprietario Tesla ed i chip sottopelle: la vicenda

Tesla Model 3
Tesla Model 3 (Foto: Youtube)

Workman, per farsi impiantare i chip, si è rivolto ad uno studio di piercing. Ha spiegato di essersi ispirato al principio utilizzato da Apple Pay e Google Pay per le transizioni transponder, ma non ha rivelato i dettagli della tecnologia. I dispositivi ora presenti nel suo corpo sono 4: uno per aprire la porta dell’ufficio, un altro per gestire il pc ed il terzo per condividere i suoi dati personali. L’ultimo, come già detto, per gestire l’auto.

Come funziona il microchip?

I microchip sottopelle in genere funzionano grazie ad una radiofrequenza supportata da un lettore che ha diverse funzioni. I dispositivi RFID sono direttamente collegati alla tecnologia NFC (Near Field Communication).

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