Formula 1, l’Alfa Romeo chiede alla FIA un Salary Cap per i piloti

L’Alfa Romeo chiede un salary cap generalizzato per i piloti. Ma questa soluzione sarà adottata fin da subito da alcuni team.

Alfa Romeo
L’Alfa Romeo Sauber 2019 con – da sinistra – Giovinazzi, Vasseur e Raikkonen (Getty Images)

La Formula 1 deve fare economia: tagli sul personale, sulle spese di rappresentanza ma anche sui piloti. Perché se si vuole sopravvivere a una stagione 2020 che si annuncia lacrime e sangue, bisognerà risparmiare un sacco di soldi.

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L’Alfa Romeo chiede un salary cap per tutti

Ne ha parlato Frederic Vasseur, caposquadra dell’Alfa Romeo che in un’intervista con i tedeschi di Auto, Moto Und Sport è tornato su un argomento fondamentale per la casa italiana se davvero deciderà di mantenersi competitiva anche in Formula 1. “Qualcosa abbiamo già chiarito e altre cose sono state definite in modo conclusivo – dice Vasseur – il budget che abbiamo stabilito è di 145 milioni di dollari che è una cifra di gran lunga superiore a quella che avevamo ipotizzato in un primo momento. In questa cifra c’è tutto quello che serve: anche i budget dei piloti che incidono per alcune decine di milioni di euro all’anno. Se dovremo risparmiare ancora, dovremo fare dei tagli anche su questa voce del bilancio”.

Di qui l’idea di un salary cap: “Il termine lo abbiamo preso a prestito da altre discipline sportive che sono dovute scendere a patti con una forte crisi prima di noi, ma è perfettamente in linea con il momento che stiamo vivendo. L’impatto della crisi sarà enorme per tutti, dalle migliori squadre alla scuderia. Qualcuno non ne uscirà vivo, molti ne usciranno malridotti. Dobbiamo essere sobri. Quindi sono soddisfatto delle decisioni che abbiamo preso come scuderia Alfa Romeo. E non è escluso che si debbano prendere anche altre decisioni”.

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Frederic Vasseur, Team Principal dell’Alfa Romeo Sauber (Getty Images)

Tagli indispensabili

Il budget originale della casa italiana era o 175 milioni di dollari. Vasseur avrebbe voluto un taglio ancora più radicale: “Sia noi che la McLaren eravamo pronti a scendere a 100 milioni di dollari di budget, un’ipotesi forse troppo radicale ma qualcosa doveva essere fatto. É un inizio, un buon compromesso per fare scelte più attente in futuro”.

Il salary cap, secondo Vasseur, dovrebbe essere una best practice imposta addirittura dalla FIA: “I piloti di Formula 1 sono fortunati perché il salary cap non è qualcosa di imposto dalla federazione, è una strategia che solo alcune scuderie si sono autoimposte. Ma le case più ricche, quelle poche che non hanno problemi, continueranno a spendere quello che vorranno. Almeno per quest’anno”

Se la FIA intervenisse in modo diretto sarebbe un modo per fare economia e reinvestire, magari sui giovani: “Spendere meno significa anche investire di più su piloti giovani ed emergenti e questo sarebbe un vantaggio per le categorie junior e la base dell’automobilismo sportivo. Sarebbe un passo sensato ma non possiamo pensare di tagliare tutto e subito. Sarebbe controproducente. Ridurre le spese in senso generale è stato il primo passo necessario, ora si può pensare al resto anche se la priorità al momento è soprattutto quella di tornare a lavorare”.

 

 

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