Carmelo Ezpeleta sembra avere davvero pochi dubbi sul futuro di Valentino Rossi: il dirigente, legato al pilota da una grande amicizia, crede che non ci siano grandi dubbi sulla sua presenza in pista nella prossima stagione. 
Il conto alla rovescia in vista della nuova stagione del Motomondiale, previsto il 19 luglio a Jerez de la Frontera, è ormai iniziato. In molti sarebbero pronti a scommettere che quella possa essere l’occasione per conoscere in via ufficiale il futuro di Valentino Rossi. Almeno per ora il “Dottore” non si è sbilanciato, ma ha assolutamente garantito di essere pronto a proseguire solo se avrà la garanzia di essere competitivo e non per fare una semplice passerella.
Anzi, secondo le indiscrezioni che erano state diffuse nei giorni scorsi c’è chi è pronto a scommettere che lui possa firmare con la Petronas un contratto biennale e non solo per una annata. A sbilanciarsi sul destino del nove volte campione del mondo ora è uno che lo conosce bene, il CEO della Dorna, Carmelo Ezpeleta, che ha un rapporto con cui che va al di là del rapporto lavorativo. Il dirigente si rivela ottimista: difficilmente il pesarese sarà al passo d’addio nei prossimi mesi. 
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Cosa farà Valentino Rossi? Le previsioni di Ezpeleta
Le parole del capo della Dorna sembrano lasciare ben sperare sulla scelta che potrebbe prendere il numero 46 e che potrebbe fare felici i suoi tanti tifosi. “Sono ottimista sul futuro di Valentino – sono le parole dello spagnolo a Motorsport-Total.com -. Io sono convinto che se ci saranno delle condizioni ritenute positive per la sua gestione, non ci sarà alcun problema a proseguire. Anche per una realtà come Petronas, che desidera crescere, non potrebbe che essere un onore poter contare tra le sue fila su uno che vanta la carriera e i risultati di Valentino.
Ezpeleta ha voluto dire la sua anche sul lavoro fatto per tutelare la salute di piloti e addetti ai lavori, aspetto ritenuto prioritario per poter organizzare la stagione. “Noi abbiamo posto particolare attenzione a questo aspetto, tutti sono tenuti a rispettare le regole, se questo avvenisse ne beneficerebbero tutti. Il protocollo è stato predisposto proprio nel periodo peggiore dell’epidemia, in una fase in cui la cautela doveva essere massima. Sono convinto che le misure prese possano tutelare tutti anche se si verificasse lo scenario peggiore. Se tutti saranno rispettosi delle regole, non ci saranno problemi per nessuno” – ha concluso.
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