GP Silverstone, Hamilton e il finale thriller: “Avevo il cuore in gola”

Lewis Hamilton felice di aver vinto a Silverstone, anche se con un finale al cardiopalma. Un pneumatico forato sulla sua Mercedes gli ha messo del timore.

Lewis Hamilton
Lewis Hamilton (Getty Images)

Vittoria con il brivido per Lewis Hamilton nel GP di Gran Bretagna 2020. Nell’ultimo giro c’è stata una foratura alla sua gomma anteriore sinistra, ma aveva sufficiente margine su Max Verstappen e non ha perso la vittoria.

Peggio è andata al suo compagno Valtteri Bottas, che ha bucato al 50° dei 52 giri totali mentre era in seconda posizione. Il finlandese ha chiuso undicesimo e quindi il campione in carica ha allungato nella classifica piloti di F1.

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Hamilton commenta la gara del GP Silverstone

Lewis Hamilton
Lewis Hamilton e la gomma distrutta sulla sua Mercedes (Getty Images)

Hamilton si è così espresso al termine della corsa di Silverstone: «Fino a prima dell’ultimo giro era stata una gara andata a vele spiegate, senza alcun problema. Quando ho saputo che Valtteri aveva avuto un problema, ho guardato la mia e tutto sembrava in ordine. La macchina curvava senza problemi, non pensavo sarebbe successo nulla. Comunque ho alzato il pedale e in rettilineo la gomma è scoppiata. Mi sono trovato con il cuore in gola, non sapevo se l’auto sarebbe arrivata al traguardo.».

Il sei volte campione del mondo di Formula 1 ha proseguito il suo racconto su quanto successo nel finale della cosa: «Ho cercato di mantenere la velocità, evitando altri guai. Non so come sono arrivato alle ultime curve. Devo ringraziare il team per il lavoro eccezionale fatto. Forse dovevamo fermarci dopo quanto successo a Bottas…».

Hamilton è infine entrato nel dettaglio sulle sue sensazioni quando si è ritrovato con pneumatico bucato e si pensava potesse rischiare di perdere la vittoria: «Io ero molto tranquillo, anche se sarete sorpresi. Mi hanno dato l’informazione del vantaggio, che all’inizio era sui 30 secondi. Sono rimasto concentrato per concludere il giro e la gara. La vettura curvava abbastanza bene, anche se alla curva 15 ho faticato un po’ di più e il gap diminuiva. Ho spinto al massimo per quanto possibile. Non ho mai provato nulla di simile all’ultimo giro. Mi si è quasi fermato il cuore in quel momento, però ero tranquillo».

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