Nei prossimi mesi è atteso negli Stati Uniti il ritorno negli scaffali statunitensi delle Micro Machines, modellini che hanno fatto epoca negli anni ’80 e ’90
Bastano due parole per far scattare la nostalgia. Due parole che raccontano un ricordo, che hanno unito generazioni nel segno dell’immaginazione, della fantasia per le corse. In piccolo, naturalmente. Negli anni Ottanta e Novanta, in tanti abbiamo giocato con le Micro Machines. Nei prossimi mesi, i modellini iconici sono nuovamente attesi sugli scaffali di tutti gli Stati Uniti.
Lanciate nel 1998 dalla Galoob, poi assorbita dalla Hasbro, le Micro Machines sono presto diventate le automobiline più vendute degli Usa. Hanno eclissato via via le Hot Wheels, le Matchbox, le Majorette. Ma negli anni Duemila, il brand ha perso un po’ del suo fascino. Salvo recuperarlo in questo periodo di amarcord, in cui il passato torna come una sicurezza a cui aggrapparsi in un tempo sbandato. Ed è così che tornano le Micro Machines, insieme al loro set più amato, la Super Van City.
Qualunque veicolo, dalle moto alle auto sportive, ha assunto una versione giocattolo nel catalogo del brand, e i playset contenevano spesso ostacoli e percorsi difficili per aumentare la longevità e stimolare il divertimento nelle sfide con gli amici.
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Micro Machines, torna la Super Van City
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Il pubblico americano, ricorda The Drive, ha associato i famosi modellini non solo al set Super Van City, ma anche a John Moschitta Jr., considerato un tempo la “mitraglietta” più veloce del mondo. Era infatti l’uomo che riusciva a pronunciare più parole al minuto, ben 586. Vi starete chiedendo cosa c’entri con le automobiline.
Semplice, era il testimonial della pubblicità. “Ricordate”, spiegava lo spot, “se non dice Micro Machines allora non è quello vero”. Non è detto che ci sarà ancora lui a pubblicizzarle, ma quelle che torneranno sugli scaffali saranno ancora e sempre le uniche Micro Machines.
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