SpaceX, l’ultimo lancio entra nella storia: l’assurdo motivo

SpaceX, l’ultimo lancio entra nella storia: l’assurdo motivo. Il satellite italo-argentino SAOCOM 1B è partito ieri per l’orbita polare dalla storica piattaforma di Cape Canaveral, in Florida

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SpaceX, l’ultimo lancio entra nella storia: l’assurdo motivo (Foto: Getty)

L’ultima missione di SpaceX è partita ieri dalla Florida. Il satellite italo-argentino SAOCOM 1B è diretto verso l’orbita polare intorno alla Terra e porta con sè un primato decennale. Oltre ad essere il centesimo lancio assoluto dell’azienda spaziale fondata da Elon Musk, rappresenta il primo razzo lasciato partire dalla costa est degli USA (per missione in orbita polare) dal 1960. Un’interruzione di 60 anni dovuta ad una mucca cubana!

Nel corso di questo ampio lasso di tempo, infatti, tutte le spedizioni erano partite dalla California. Il vantaggio era dovuto al fatto che il “viaggio” dalla costa ovest permette di non sorvolare centri abitati.

L’unica base utilizzata fino ad oggi era stata quindi quella di Vandenberg. Nella tratta si sorvolava solo l’Oceano, evitando così che possibili detriti o perdite potessero fare danni a terra. Una cosa che era avvenuta proprio nel novembre del 1960, quando un guasto durante il lancio dalla Florida di un veicolo Thor-Ablestar DM-21, che trasportava i satelliti Transit-3A e GRAB-2, ha coinvolto una mucca sul territorio cubano. L’uccisione dell’animale aveva mandato su tutte le furie Fidel Castro che aveva definito l’episodio come “un attacco crudele e una violazione dello spazio aereo nazionale“. Da lì la decisione di traslocare sul lato opposto degli States.

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SpaceX, Elon Musk ringrazia Dallara

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SpaceX, l’ultimo lancio entra nella storia: l’assurdo motivo (Foto: Getty)

Le missioni spaziali ideata da Elon Musk hanno anche una matrice italiana. Dopo il lancio riuscito della navetta Crew Dragon, lo scorso 30 maggio, l’imprenditore di origini sudafricane ha voluto ringraziare la Dallara per aver contribuito alla riuscita dell’impresa. Riportare degli astronauti americani nello spazio, dopo il ritiro del progetto Space Shuttle nel 2011, è diventata una missione per Musk. Per realizzare il suo sogno ha avuto bisogno però dell’esperienza dell’azienda tricolore, specializzata oltre che in auto da corsa anche nel campo dei materiali compositi . “Voglio ringraziarvi personalmente per aver reso possibile questo risultato con la vostra dedizione e il duro impegno negli ultimi anni- sottolinea Musk -, so che voi e il vostro team avete dovuto affrontare molte sfide nel corso del programma, compresa la pandemia globale e un arresto dell’economia, ma la vostra perseveranza ha fatto la differenza per la nostra nazione”.

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