Marquez, l’incidente non lo ha cambiato: Marc spiega la sua mentalità

Non c’è ancora una data certa per il rientro in pista di Marc Marquez, ma l’incidente che lo sta tenendo fuori non sembra avere inciso sulla sua personalità. Non appena ne avrà la possibilità, lui gareggerà con lo stesso stile di sempre.

Marquez
Marc Marquez (Foto: Getty Images)

L’assenza di Marc Marquez, che si è infortunato proprio nella prima gara di questa annata e non è più riuscito a rientrare, appare evidente nell’andamento della classifica di MotoGp di questa stagione. A farne le spese è innanzitutto la Honda, che manca del suo leader e fatica a essere competitiva, mentre la situazione generale appare caratterizzata da un sostanziale equilibrio, al punto tale da rendere dfficile ipotizzare chi possa conquistare il titolo in questa stagione.

Almeno per ora è difficile ipotizzare quando potremo rivederlo è in pista, è lo stesso pilota a non sbilanciarsi dopo le delusioni subite in questi mesi (essere costretto a tornare sotto i ferri una seconda volta è stato certamente un brutto colpo. Questo comunque non lo spingerà a modificare il suo stile di guida, che è sempre stato particolarmente combattivo, ma che gli ha permesso di diventare campione del mondo per ben otto volte.

Marquez, il racconto della riabilitazione
Marc Marquez (Foto: Getty Images)

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Marc Marquez e lo spirito di sempre nonostante l’infortunio

Lo spagnolo solitamente non è uno di grandi parole, ma questa volta ha voluto raccontare alcuni lati di sè in occasione di una sessione di Q&A organizzata dal box Repsol in cui ha potuto avere un contatto diretto con i suoi tifosi. Davvero significative le sue parole sul suo stato d’animo attuale: “A livello morale posso dire di sentirmi bene – ha detto -. Non posso ancora dare una data sul mio rientro in pista, dipendesse da me sarei pronto a tornare in sella alla moto già doman, ma ovviamente questo resterà solo un mio desiderio. Questo brutto incidente non inciderà minimamente sul mio modo di gareggiare. Voglio tornare il prima possibile, cercando di recuperare forza dal mio braccio, pur senza oltrepassare i limiti del mio corpo, come mi hanno consigliato i medici. Non appena sarò completamente recuperato e potrò guidare di nuovo io continuerò ad agire in un solo modo, l’unico che conosco: attaccare. Proprio per questo il ritorno sarà possibile solo quando mi sentirò al meglio, il recupero del braccio dovrà essere almeno all’80 o al 90%“.

L’equilibrio appare evidente in pista, complice anche la sua assenza, e questo non può che fare scalpitare ancora di più il campione del mondo: “Sto seguendo ovviamente tutte le gare, chi era il mio principale rivale sta commettendo alcuni errori, addirittura sono al di sotto dei 90 punti in sette gare, difficile fare previsioni. Questo però mi dà ancora più voglia di tornare. Osservando tutto da lontano riesci ad analizzare meglio le loro azioni e a capire quali siano gli assetti che stanno utilizzando”.

Non poteva mancare un suo parere su quali siano le caratteristiche che un pilota deve possedere per conquistare il titolo, obiettivo che lui ha raggiunto spesso negli ultimi anni: “Avere talento è certamente fondamentale, senza non puoi fare molta strada. Ma sono altrettanto importanti la determinazione e la consapevolezza di quali siano gli ingredienti che possono renderti competitivo in pista. Elementi di questo tipo possono essere però acquisiti solo attraverso l’esperienza e questa ovviamente manca a un giovane. La fortuna può essere altrettanto utile, ma per me non è la componente primaria per fare bene” – ha concluso.

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