Davide Brivio, team manager Suzuki, ha fatto chiarezza sull’eventualità di ingaggiare Andrea Dovizioso come tester per il 2021. 
Rimane ancora da definire il futuro di Andrea Dovizioso, ancora oggi senza sella in MotoGP per il 2021. Le possibilità di vederlo sulla griglia sono ridotte al minimo.
L’unica chance è l’Aprilia, che il 15 ottobre conoscerà il destino di Andrea Iannone sul caso doping. Il TAS di Losanna finalmente si esprimerà sulla squalifica del pilota abruzzese. Dovesse essere confermata, allora la casa di Noale potrebbe fare un’offerta a Dovi, che però non avrà le stesse garanzie tecniche ed economiche che ha ora in Ducati. Un’altra opzione per il forlivese è diventare un tester.
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MotoGP, Dovizioso si allontana da Suzuki
Dovizioso recentemente ha confermato che c’è la concreta possibilità che possa diventare un collaudatore MotoGP nel 2021. Si tratta di capire in quale casa potrebbe approdare. Farebbe comodo praticamente a tutte. Ultimamente si è parlato di un’ipotesi Suzuki, squadra in crescita nel 2020 e con buone prospettive future.
Davide Brivio, team manager Suzuki, ai microfoni di Sky Sport MotoGP ha fatto chiarezza sull’argomento: “Abbiamo parlato Simone Battistella, manager di Andrea. La situazione è abbastanza complicata, ma allo stesso tempo semplice: l’attività in pista è limitata a causa dell’emergenza Covid-19 e pensiamo che sarà così anche nel 2021. Difficile ingaggiare un pilota come Dovi per poi rischiare di non farlo quasi girare“.
Brivio è esaustivo nello spiegare che prendere Dovizioso come tester sarebbe un rischio, visto che i test saranno limitati e dunque verrebbe ingaggiato per correre solamente in poche giornate. Inoltre, non è ancora chiaro se saranno previste o meno le wild-card nel 2021. L’opzione Suzuki appare poco percorribile, al momento, per il tre volte campione del mondo MotoGP.
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