MotoGP, Bagnaia e la paura per il Covid: la confessione del pilota

I piloti sono sottoposti a controlli rigorosi per monitorare i contagi da Covid. Nonostante questo, Francesco “Pecco” Bagnaia non nasconde di essere diventato ipocondriaco.

Bagnaia
Francesco “Pecco” Bagnaia (Foto: Getty Images)

I protagonisti del Motomondiale, al pari di tutti noi, hanno imparato a convivere con le norme di sicurezza introdotte ormai da mesi per frenare l’evoluzione dei contagi da Coronavirus, che proprio nell’ultimo periodo stanno registrando un’impennata importante in Italia. Nel loro caso i comportamenti devono essere ancora più rigidi e i controlli a cui vengono sottoposti sono rigorosi e frequenti. Nonostante questo, i casi di positività non sono mancati, l’ultimo dei quali ha voinvolto uno dei piloti più amati, Valentino Rossi, che è stato costretto a saltare la gara di Aragon disputata ieri.

Una situazione di questo tipo finisce però per mettere ognuno davanti alle proprie paure, come quella di potersi ammalare, pur comportandosi con estrema cautela nelle propria quotidianità, sia quando ci si trova nei circuiti, sia a casa nei contatti con le persone care. Ne sa qualcosa Francesco Bagnaia, che dalla prossima stagione prenderà il posto di Andrea Dovizioso sulla Ducati ufficiale. Il ragazzo ha infatti confessato di essere particolarmente ipocondriaco, ma di esserlo diventato di più rispetto al passato.

Francesco Bagnaia MotoGP Misano
Francesco Bagnaia (Getty Images)

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Bagnaia racconta la sua ipocondria: la sua scelta dopo Aragon

Francesco “Pecco” Bagnaia è sempre stato uno dei più trasparenti tra i protagonisti del Motomondiale, amato dagli appassionati anche per questo. E non si è smentito nemmeno in questa occasione, in cui ha confidato di avere estrema paura di contrarre il Covid. Anzi, se possibile, la positività di Valentino Rossi, a cui è particolarmente legato, ha acuito questa sensazione.

Pensavo di tornare a casa dopo la gara di Aragon, ma ho cambiato idea – ha detto dopo il Gp -. Un viaggio penso possa essere rischioso e preferisco essere prudente. Almeno per ora penso sia la soluzione migliore restare qui. Quello che sta accadendo in Italia mi preoccupa, non posso nasconderlo. L’auspicio che dobbiamo farci è che la situazione non peggiori ulteriormente, altrimenti le assenze in gara sarebbero ancora di più. La stagione che stiamo vivendo è certamente particolare, questo aumenta preoccupazione e tensione”.

Ma ci sono soprattutto due casi che hanno generato ansia in Bagnaia: “Mi fa riflettere enormemente la situazione di Arbolino, lui si è sottoposto al tampone ed è risultato negativo. Ora, però, sta facendo la quarantena ad Aragon dopo che è risultata positiva una persona che si trovava in aereo due file dietro di lui. Io sono ipocondriaco, cerco di essere prudente e rispettoso delle norme, ma sapere che possano esserci conseguenze di questo tipo indipendentemente dalla nostra volontà mi spaventa. Da Le Mans ero tornato con Valentino da un aereo privato, ad Aragon ora invece con uno normale. Quello che è accaduto cambia i miei programmi, non possiamo permetterci un aereo privato, questa è la verità”.

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